Un nuovo passo verso la Superlega. Stavolta pubblico, quasi una dichiarazione di intenti. Florentino Perez, il lider maximo del Real Madrid, è sceso in campo, approfittando della vetrina mondiale offerta dalla prima assemblea dei soci in streaming della storia dei blancos. Lanciando la sfida verso la rivoluzione del calcio europeo: "Il futbol ha bisogno di una nuova formula che lo renda più competitivo".
"La pandemia impone una nuova formula"
Non la nomina apertamente, ma nel lungo monologo sul "madridismo", Florentino chiama a raccolta i grandi club per un rinnovamento della "competitività aumentando la qualità" e per ridurre il calendario "intasato" che addirittura confonde i tifosi. "Tutti siamo coscienti della complessità del momento e delle difficoltà a cui dovremo far fronte nei prossimi mesi. L'impatto di questa pandemia ci obbliga a fare una riflessione molto profonda, perché nulla tornerà a essere uguale a prima. La pandemia ha reso tutti più vulnerabili e ovviamente anche il mondo del futbol. Il calcio ha bisogno di una nuova formula che lo renda più competitivo, più emozionante e più forte. Il Real deve restare nell'avanguardia di questo sport. Il nostro club ha partecipato a tutte le innovazioni necessarie, e allo stesso tempo ha difeso le tradizioni del calcio quando era necessario farlo. Siamo stati l'unico club del mondo fondatore della Fifa insieme alle federazioni di sette Paesi. E anche 50 anni dopo, nel 1955 il Real e il giornale L'Equipe diedero impulso alla creazione della Coppa Campioni. Un momento rivoluzionario che cambiò la storia del calcio".
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"Aumentare competitività e qualità del prodotto calcio"
L'excursus storico serve a contestualizzare la sua proposta: "Ora questo modello ha bisogno di un nuovo impulso, e l'impatto del Covid 19 chiede con forza nuovi cambi, una nuova rivoluzione di questo sport. Il calcio deve far fronte a questi nuovi tempi e il Real sarà in prima linea nell'affrontarlo. Tutti chiedono la riforma del panorama competitivo attuale, i tifosi trovano una saturazione del calendario internazionale, che ha anche conseguenze dirette sulla salute dei calciatori. La riforma del calcio non può aspettare e dobbiamo affrontarla quanto prima. I grandi club europei hanno milioni e milioni di tifosi nel mondo e abbiamo la responsabilità di lottare per questo cambio che dobbiamo affrontare ovviamente con la maggior parte dei grandi club. Le nuove generazioni consumano più contenuti e dobbiamo fare in modo che il calcio sia il contenuto più desiderato aumentando la qualità e la competitività".
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