«Il ritardo nell’emanazione di provvedimenti adeguati, o la loro totale mancanza, si sono spesso tradotti in violazioni del diritto alla vita, alla salute e alla non discriminazione degli ospiti anziani delle strutture e degli operatori che vi lavorano» . È la conclusione a cui giunge Amnesty International in "Abbandonati", il rapporto sulle violazioni dei diritti umani nelle Cra e case di riposo nel corso della pandemia curato dalla sezione italiana dell’ong e incentrato su Emilia- Romagna, Veneto e Lombardia.
Un centinaio di pagine che riepilogano le «lacune delle istituzioni a livello nazionale, regionale e locale», ripercorrendo le indicazioni e i provvedimenti adottati e riportando le testimonianze di alcune decine tra rappresentanti del settore, lavoratori e parenti dei degenti. «Se incrociamo i dati della mortalità Covid tra febbraio e maggio, scopriamo che in Emilia- Romagna un decesso su quattro ha avuto luogo in una Rsa – spiega la coautrice del report Martina Chichi – Un dato che, seppur parziale, ci restituisce la gravità del fenomeno».
La " tragedia", secondo Amnesty, sarebbe frutto di combinazione di fattori preesistenti (su tutti, la carenza e precarietà di una parte del personale) e di alcune risposte tardive in fase d’emergenza. L’Ong ricorda le difficoltà nell’approvvigionamento dei dispositivi di protezione, inizialmente introvabili o comunque centellinati, e nell’esecuzione dei tamponi.
Coronavirus, "duemila morti in Emilia-Romagna nelle strutture per anziani"
«Ora i test vengono eseguiti una volta al mese – continua Chichi – È un passo avanti, ma ancora insufficiente» . Tra le tante problematiche emerse negli ultimi mesi, Amnesty ricorda anche la «difficoltà di isolare » i pazienti positivi o di ritorno dagli ospedali per «mancanza di spazi adeguati da parte di molte strutture» e la necessità di aggiornare il piano pandemico.
Lo studio ha raccolto anche le testimonianze del Comitato regionale dei familiari delle vittime. «Siamo amareggiati, perché le Procure stanno continuando a chiedere l’archiviazione per le cause che abbiamo intentato in questi mesi – dice la portavoce Francesca Sanfelice – Chiediamo solo la verità».Original Article
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