MOGADISCIO – Almeno 15 persone sono rimaste uccise venerdì a Galkayo, in Somalia, quando un attentatore suicida si è fatto esplodere poco prima di un comizio del primo ministro Mohamed Hussein Roble. Il premier era in viaggio nello stato di Galmudug, nel centro della Somalia, e avrebbe dovuto incontrare la popolazione in uno stadio della città, 750 km a nord di Mogadiscio. Qui molti residenti e agenti della sicurezza si erano radunati per accoglierlo. “Almeno quindici persone sono morte nell'esplosione, compresi tre funzionari militari, soldati e civili”, riferisce una fonte militare contattata dalle agenzie internazionali. I feriti sarebbero una ventina. Secondo fonti dell’agenzia, prima dell'esplosione lo stadio era gremito di una folla enorme.
Il gruppo islamista Al-Shabaab, alleato di Al Qaeda, ha rivendicato la responsabilità dell'attacco, sottolineando che l’obiettivo era il primo ministro in visita. Secondo il portavoce dell’organizzazione terroristica, Abdiasis Abu Musab, tra le persone uccise c’erano militari addestrati dagli Stati Uniti.
Erede delle Corti islamiche, il gruppo qaedista combatte da oltre un decennio per rovesciare il governo centrale del Corno d'Africa e stabilire un proprio governo basato su una sua interpretazione radicale della sharia.
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