Juve-Napoli, ultimo atto. Forse. Martedì il Collegio di garanzia del Coni discuterà il ricorso del club azzurro contro lo 0-3 a tavolino: il terzo e ultimo grado della giustizia sportiva (poi, potrebbero occuparsene Tar del Lazio e Consiglio di Stato).
Il Napoli non si arrende, pronto un altro ricorso
di
Marco Azzi
La mossa della federcalcio
A mezzanotte scadevano i termini per depositare le memorie: il Napoli lo ha fatto, con una integrazione dell'ultimissimo minuto alla propria memoria. La Federcalcio no: ha scelto di non costituirsi, come aveva fatto nel secondo grado. Che cosa vuol dire? Semplicemente che non potrà portare elementi documentali in dibattimento. Non vuol dire che non possa parlare di fronte ai giudici del Coni: potrà farlo ma commentando gli atti noti. Ossia la sentenza della Corte d'Appello della stessa Federcalcio: motivazioni che i legali di via Allegri ritengono inattaccabile o comunque sufficiente a garantire la conferma del 3-0. Al contrario, il Napoli è certo di riuscire a ribaltarla e di ottenere di giocare la partita. Per la quale già si parla di date: impossibile il 13 gennaio come inizialmente preventivato, visto che si giocherà la Coppa Italia. La data potrebbe slittare in avanti, anche molto. In Lega se ne parla già. Ed è un'indicazione: Lega e Figc infatti si erano molto spese, anche con i vertici del governo in quelle ore concitate di inizio ottobre, per far rispettare le proprie regole e impedire di rinviare quella partita dopo che il Napoli aveva deciso di non partire per Torino.
Il caso di Verona-Roma
In ogni caso, la Figc ha scelto di non costituirsi anche nell'altro giudizio di martedì: quello su Verona-Roma per il caso Diawara. Un altro 3-0 a tavolino. Questo, con molti meno margini per essere ribaltato.
Commenti recenti