"È una magnitudo importante, ma non possiamo dire che sia forte. Non c'è da allarmarsi". Alessandro Tibaldi insegna Geologia strutturale all'università Bicocca ed è un esperto di terremoti.
Professore, l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia lo definisce come il terremoto più forte, con epicentro nel Milanese, degli ultimi cinquecento anni.
"Generalmente la magnitudo che colpisce il sottosuolo di Milano è inferiore. Questa è sicuramente più elevata ma non produce in ogni caso danni importanti. Certo rimane la paura, me ne rendo conto, specialmente per chi vive ai piani alti".
Terremoto a Milano, il più forte degli ultimi 500 anni. Paura nelle abitazioni
di
Massimo Pisa
A cosa è dovuta una scossa come questa?
"La causa risiede nel classico sistema della tettonica a placche: la placca africana e quella europea si stanno avvicinando, la zona mediterranea è al confine tra le due e questo genera una compressione che produce movimenti sulle faglie tettoniche, che si trovano distribuite su tutto il territorio italiano. Alcune hanno movimenti più importanti, altri più limitati e liberano meno energia".
È quello che succede nella zona di Milano, considerata a basso rischio?
"Esattamente. Nel sottosuolo della Pianura padana, sepolte sotto la coltre di depositi di varie alluvioni, ci sono alcune di queste faglie che permettono dei movimenti di avvicinamento tra la zona a Nord della Pianura e quella a Sud: è come se Alpi e Appennino si stessero avvicinando lentamente".
Vada avanti.
"Questo movimento avviene a scatti, lungo le superfici delle faglie. Ed ecco che a ogni scatto corrisponde a un terremoto. Ma l'avvicinamento è più importante nella zona a Est della Pianura ed è in quest'area che si hanno i terremoti più forti. Si spiegano così la zone con una sismicità importante del Veneto, Friuli o la zona meridionale dell'Emilia Romagna".
E sotto i piedi del capoluogo lombardo invece?
"Il movimento delle faglie è molto più limitato, quindi i terremoti sono più piccoli e liberano meno energia. E il fatto che ce ne siano tanti a bassa sismicità è positivo".
Terremoto a Milano, il sindaco di Trezzano: "Sentito un forte spostamento d’aria"
Perché?
"L'energia non si accumula, come invece è successo in passato nei terremoti in Veneto e in Friuli, dove si è liberata all'improvviso, provocando danni enormi".
Spesso però si sono avvertiti terremoti che non avevano l'epicentro qui. Quali sono le zone sismiche vicine più a rischio?
"La zona di Parma, la fascia ai piedi dell'Appennino, mentre nella fascia a Nord, iniziando da Brescia ci si sposta verso Salò, il lago di Garda, Verona e poi andando ancora più a Est fino al Friuli, alla fascia pedemontana, la più pericolosa del Nord. È come se, procedendo verso oriente, aumentasse gradualmente la presenza sismica. Ma se a Milano le scosse si possono sentire, qui non producono danni".
La gente, però, si preoccupa. In un anno terribile come questo poi… con l'epicentro pure vicino.
"Lo capisco. Ma non ci sono ragioni per allarmarsi, perché rientra nella normale attività sismica di quest'area".
Dobbiamo aspettarci altre scosse dopo questa?
"Nessuno lo può escludere, i terremoti non si possono prevedere".Original Article
Commenti recenti