ABUJA – Oltre 300 studenti sequestrati da un gruppo armato una settimana fa nel nord della Nigeria saranno accolti oggi da funzionari del governo dopo essere stati liberati grazie a un intervento dell'esercito: lo ha riferito oggi il quotidiano This day, parlando di "una trattativa" dai contorni ancora non chiari. La loro storia ha richiamato alla memoria quella delle 300 ragazze nigeriane rapite a Chibok nel 2014, il cui caso portò alla campagana internazionale per la loro liberazione #bringbackourgilrs.
Il rapimento dei ragazzi, 344, alunni di un college maschile nella cittadina di Kankara, nello stato di Katsina, era stato rivendicato dalla formazione islamista Boko Haram. Secondo un portavoce dell'amministrazione locale, Abdul Labaran, i giovani erano stati condotti nell'area della foresta di Zamfara. Qui sarebbero stati liberati, ha riferito This day, forse dietro pagamento di un riscatto.
Nigeria, gigante malato al voto fra corruzione e odio etnico
Pietro Del Re
Il governatore di Katsina, Aminu Bello Masari, aveva detto mercoledì che per il rilascio degli studenti era stata avviata una trattativa con i "banditi" attraverso la mediazione di Miyetti Allah, un'organizzazione di rappresentanza degli allevatori fulani, una comunità perlopiù musulmana radicata nel nord e nel centro della nigeria.
L'annuncio della liberazione è giunto dopo giorni di mobilitazioni e proteste di piazza, anche nella capitale federale Abuja. Sotto accusa il governo del presidente Muhammadu Buhari, eletto una prima volta nel 2015 anche per la promessa di garantire la sicurezza e sconfiggere Boko Haram.
Commenti recenti