Categories: Prima pagina

Marco Mengoni dieci anni dopo: “Spero di sbagliare ancora, gli schiaffi insegnano tanto”

Chissà se Marco Mengoni ci pensa davvero alla vittoria a Sanremo. Pubblicamente dice di no, si fa così, anche per scaramanzia. Sarebbe strano se non lo avesse fatto: «Ma no, perché pensare di essere tra i favoriti mette un po’ di pressione» dice, «non voglio pensare a quello che può accadere sabato sera. Vado per partecipare, spero di portare qualcosa di bello. Se si vince, bene, se non si vince fa lo stesso. Porto un me stesso diverso da quello di dieci anni fa, alla fine di un percorso, e per me è una festa, mi voglio divertire». Tutto qui, insomma, ed è anche giusto, visto lo status di Mengoni, star del nostro panorama musicale, per il quale in fondo il “passaggio” a Sanremo oggi resta tale.

Marco Mengoni dopo la vittoria a Sanremo 2013 con 'L'essenziale'

Comunque vada, il festival è solo una tappa di un percorso iniziato a X Factor nel 2009 e passato per Sanremo altre due volte, nel 2010 e poi, con la vittoria, nel 2013. «Del 2010 ricordo poco, al primo Sanremo, appena uscito da X Factor era tutto incredibile, c’era tanta confusione, ero giovane e immaturo e forse era un bene che fossi del tutto inconsapevole. Nel 2013 di vincere non me l’aspettavo — continua — in tanti mi davano già per finito, nessuno credeva in noi, mi sembrava di combattere contro tutti e tutto. Pensavo addirittura di tornare a fare l’università, la musica avrebbe fatto sempre parte della mia vita ma non sarebbe stata il mio lavoro. Invece…». Invece siamo al 2023 e dieci anni dopo la vittoria con L’essenziale Mengoni è ancora in viaggio. Un viaggio che non è solo musicale ma anche personale, una “storia infinita” come la definisce lui, centrata sulla scoperta di se stesso, sul mettere d’accordo, in fondo, proprio le Due vite di cui parla la canzone che porta in gara, che sembra una canzone d’amore e invece è un dialogo con se stesso.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Marco Mengoni (@mengonimarcoofficial)

«La storia infinita è quella del lavoro di analisi che sto facendo — spiega — per sua natura infinito perché non ci si scopre mai e si è sempre un po’ in contrasto con una parte di noi stessi. Lo vedo nei miei sogni, l’inconscio mi presenta delle verità che la vita fenomenica non mi mostra. Trovo delle risposte, nella notte, che la ragione non riesce o non vuole darmi perché il cervello cerca di non farti soffrire o tormentare di più. Di certo i miei sogni mi fanno riflettere molto, portano la parte razionale di me su qualcosa che la mia mente non vuole farmi vedere».

Sanremo sarà un’occasione non solo per far partire la terza parte di Materia, ultima parte del progetto in tre album, che è ancora in lavorazione e uscirà probabilmente prima dell’estate, ma anche per proporsi al pubblico in modo diverso, come farà con Lido Mengoni, «un quartier generale, un hub creativo» al Circolo canottieri di Sanremo, nel quale l’artista, attraverso i social, le piattaforme streaming, offrirà momenti di intrattenimento e musica, ritagliandosi ogni giorno un angolo divertente con Fabio De Luigi, un podcast intitolato Caffè al limone in cui commenterà con leggerezza il festival, le notizie, le curiosità della settimana sanremese «senza un copione scritto».

A quasi 35 anni, dopo una lunga sequela di successi, Mengoni non ha paura di sbagliare, «anzi mi auguro di sbagliare ancora perché prendendo schiaffi ho capito molte cose. E sono cambiato. Lo dico nella canzone: ho capito che il tempo che sembra buttato via ci permette di fare cose importanti. Che la noia, che ho sempre disprezzato, fa uscire la parte creativa di te. È una canzone di speranza, c’è del contrasto positivo, quello che ti permette di crescere, nel bene e nel male». E se dovesse capitare di cantare dopo il messaggio di Zelensky? «Condividere la serata con un messaggio di pace è del tutto in linea con quello che è il mio animo. Non ci vedo nulla di oscuro o negativo: aggiungerebbe qualcosa alla mia vita».

Original Article

Notizie & Giornali

Recent Posts

Uno Maggio Taranto 2024: Libertà, Resistenza e Musica

A Taranto, c'è un altro Concertone in programma oltre a quello più noto di Roma:…

5 giorni ago

Netflix ha pubblicato il primo trailer della miniserie Ayrton Senna

A differenza del documentario del 2010, la miniserie in sei parti di Netflix è una…

5 giorni ago

Roby Facchinetti: 80 Anni di Musica e Storia

Roby Facchinetti, il leggendario componente dei Pooh, compie 80 anni. Una vita dedicata alla musica,…

5 giorni ago

Concerto del Primo Maggio 2024: Dieci Ore di Musica e Impegno al Circo Massimo

È il giorno del concerto del Primo Maggio e Roma si prepara ad accogliere migliaia…

5 giorni ago

1 Maggio 2024: Celebrazione della Festa dei Lavoratori in Italia e nel Mondo

Ogni 1° maggio, in Italia e in molte parti del mondo, si celebra la Festa…

5 giorni ago

Ocse, notevoli progressi per l’attuazione del Pnrr

AGI - Le risorse stanziate nell'ambito del Pnrr offrono l'opportunità di affrontare le debolezze strutturali…

3 mesi ago