Incertezze
Ansaldo Energia, alta tensione tra i lavoratori dopo le dimissioni di Marino: “O arrivano certezze su ricapitalizzazione o sarà guerra”
L'rsu ha chiesto ufficialmente un documento dell'azienda entro la giornata di oggi
Genova. Alta tensione tra i lavoratori di Ansaldo energia dopo l’incontro con l’azienda di questa mattina dove l’amministratore delegato Giuseppe Marino ha informato ufficialmente anche l’rsu sulle sue dimissioni (dal 1 aprile sarà ceo di Hitachi Rail).
“L’incontro di oggi è stato assolutamente negativo – spiega il coordinatore rsu Federico Grondona – perché Marino si è limitato a dirci che ha trovato una nuova offerta di lavoro e che questo per lui è positivo ma sulla ricapitalizzazione restano solo impegni vaghi”.
“Questo non va bene – dice ancora il delegato della Fiom – perché così la nave si priva del suo comandante senza sapere dove andare. Se un amministratore delegato dà le dimissioni deve perlomeno lasciarci con la certezza della ricapitalizzazione e con una scadenza. Per questo gli abbiamo detto che o entro oggi esce un documento ufficiale dell’azienda che spiega entro marzo c’è la ricapitalizzazione oppure domani sarà guerra”.
Domani mattina è prevista l’assemblea dei lavoratori per spiegare a tutti l’esito dell’incontro di oggi ma, in assenza di una comunicazione ufficiale da parte dell’azienda, domani scatterà la protesta.
“Si apre un nuovo capitolo e sia chiaro che non faremo sconti a nessuno – dice Christian Venzano segretario generale FIM Cisl Liguria – ci aspettiamo con rapidità da Cassa Depositi e Prestiti la ricapitalizzazione che è stata annunciata e auspichiamo dal nuovo management anche un intervento forte su CDP per definire a breve un piano industriale e una strategia che punti al rilancio di un’eccellenza come Ansaldo Energia. Infatti siamo sempre in attesa della convocazione del Governo per la presentazione del piano industriale e per capire il piano energetico nazionale dove Ansaldo Energia può dare una grande risposta verso la transizione energetica”.
“CDP è ora che la smetta di trascurare la società – aggiunge Antonio Apa, segretario Uilm Liguria – E’ necessario che in tempi rapidi, possibilmente entro la fine del mese, vari il progetto di ricapitalizzazione della stessa. Ma soprattutto abbiamo necessità che venga nominato subito un nuovo capo azienda che capisca di politica industriale; e che venga individuato un vero partner industriale che aiuti l’azienda a riposizionarsi, senza ovviamente alterare la quota di CdP. Penso che quando saremo convocati dal Governo (si spera rapidamente) non saranno le quattro macchine prese con Azerbaigian a risolvere la carenza di ordini. La Uilm dimostrerà con i dati alla mano che Ansaldo, se ben gestita, può tranquillamente uscire da questa situazione in cui l’hanno portata. Noi abbiamo le idee chiare, per salvare Ansaldo Energia”.