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Cercate l’affare? Allora investite nelle auto storiche

ROMA – Le auto d’epoca, specie quelle blasonate come Ferrari e soci, rappresentano un valido investimento finanziario al pari delle opere d’arte. A dirlo è la società svizzera Hetica Capital, advisory del fondo Hetica Klassic Fund, che per la prima volta ha fatto entrare nel mondo della finanza le auto da collezione con risultati pazzeschi. “Il rendimento di Hetica Klassik Fund, 3,10% netto in sei mesi dalla nascita, è un rendimento straordinario – spiega Carlo Calarco fondatore & Ceo di Hetica Capital – a conferma di quanto il mercato delle auto da collezione non sia affatto correlato dall'andamento dei mercati finanziari che hanno sofferto per il Covid e ora per il conflitto in Ucraina".

I rendimenti vengono realizzati attraverso le plusvalenza fatte registrare nella vendita delle vetture ed anche dai valori di mercato, calcolati in base all'andamento dei prezzi risultanti delle più importanti aste internazionali. I periti accreditati che lavorano per il fondo sono chiamati ogni sei mesi ad aggiornare le perizie delle auto acquistate dal fondo, per verificarne l'aumento o il decremento del valore.

E i numeri non lasciano molti dubbi. Da uno studio pubblicato sul sito di Hetica si rileva che le vetture storiche e da collezione fanno segnare gli incrementi più elevati nell'ambito di tutti gli investimenti, + 91% al traguardo dei 5 anni e 288% dopo 10 anni, contro – ad esempio – i gioielli che crescono rispettivamente del 41% e del 138%.

"Il fondo punta su marchi iconici – aggiunge Calarco – in continua crescita nelle quotazioni, come Ferrari, Lamborghini, Porsche. E soprattutto vetture realizzate in pochi esemplari come la Bizzarrini e la Fiat 1500 Touring SS recentemente acquisite”.

Tra le ultime entrate a far parte della dotazione di Hetica Klassic Fund c'è proprio una delle 12 Bizzarrini 1900 Gt Europa realizzate, la numero di telaio 1, vettura che sarà esposta sino ad ottobre al Museo dell'Automobile di Torino in occasione di un evento dedicato al grande designer livornese.

Nell'elenco dei gioielli racchiusi in questo fondo figurano una Lagonda LG45 del 1937, un’Alfa Romeo 1900 SS Touring del 1955, una Fiat 1500 Touring SS (una delle sei rimaste su 18 costruite e tutte con diversi colori), varie Ferrari tra cui le F360 challenge e F430 Scuderia.

"L'obiettivo di raccolta del fondo è di 200 milioni – conclude Calarco – che è una quota che potrebbe addirittura essere superata, visto l'interesse dimostrato da parte di molti collezionisti di conferire nel fondo le loro vetture. Hetica Klassik Fund prevede infatti anche la possibilità del conferimento in natura, quindi con le auto stesse. Stiamo trattando collezioni importanti”. (f.p.)

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