Cambia ancora la vetta in una serie B incertissima. Ora al comando c'è la Cremonese, che batte 3-1 il Cosenza ed approfitta della sconfitta del Lecce sul campo della Reggina (1-0). Non ne approfitta invece il Monza (1-1 con il Brescia nel derby). Non sbagliano il Benevento, che dopo il ko a Cosenza vince a Lignano Sabbiadoro 4-1 condannando il Pordenone alla retrocessione matematica in C, e il Pisa, 3-1 al Como. Spera ancora nei play off il Perugia, che vince 2-1 a Vicenza rendendo difficilissima la corsa salvezza dei veneti, ma l'Ascoli difende il settimo posto sbancando 1-0 il Tardini di Parma. Tiene lontano i play out la Spal, che pareggia in casa con il Crotone (1-1), mentre l'Alessandria ottiene un importantissimo successo 2-1 a Cittadella. Pari pirotecnico (4-4) anche tra Ternana e Frosinone.
In una cornice di pubblico mai vista a Monza i ragazzi di mister Stroppa cercano il biglietto per la promozione in A. Il Brescia, pure impegnato in questa corsa, alla fine lo blocca e conquista un meritato pareggio. Dopo i primi 45 minuti, dove l'importanza della posta in palio è evidenziata dal nervosismo, ad impensierire maggiormente gli avversari è il Brescia. In avvio Colpani si presenta per due volte davanti a Joronen. Al 12' e al 20' è Ciurria a creare scompiglio nella difesa ospite. Il Brescia prende le misure a centrocampo e porta al tiro due volte Aye e al 30' Tramoni. Finale di tempo con la squadra di Corini che costringe in difesa i monzesi. Nel recupero i primi due gialli per Sabelli e Carlos Augusto. Fischi monzesi al rientro in campo per Marinelli. Al 49' Machin vince un contrasto a centrocampo, salta due avversari e dal limite fa partire una saetta imprendibile per Joronen. Monza in vantaggio e che sembra controllare agevolmente la partita. Il Brescia attacca ma le conclusioni sono imprecise. Al 35' è Bisoli smarcato da Tramoni, con la difesa monzese alquanto distratta, a trovare il meritato pareggio con una perfetta conclusione da centro area. Nel finale è il Brescia a mancare il colpo del ko, impegnando Di Gregorio che manda in angolo la conclusione di Bajic
La Cremonese torna a vincere e riconquista la vetta della classifica. Il Cosenza spaventa in avvio i grigiorossi che poi reagiscono e si impongono per 3-1. Al primo affondo i calabresi passano: al 3' sugli sviluppi di un corner la palla resta troppo tempo nell'area grigiorossa fino al tocco di Larrivey da pochi passi che supera Carnesecchi dopo aver vinto un rimpallo. La Cremonese al 16' pareggia con Gaetano che riceve da Zanimacchia e batte Matosevic con un tiro secco sul primo palo. Il raddoppio è un capolavoro ancora di Gaetano, che prende palla a sinistra, entra in area, doppia finta e rientro sul destro prima di battere in diagonale Matosevic. Al 39' Carnesecchi salva di piede su una veloce incursione di Caso in area. Prima dell'intervallo terzo gol grigiorosso: lancio di Fagioli per Zanimacchia, Vaisanen anticipa il grigiorosso di testa e beffa anche Matosevic che era fuori dai pali. Nella ripresa la Cremonese controlla tenendo il ritmo basso e costruendo qualche occasione non finalizzata.
La Reggina vince 1-0 con il Lecce, e il ko costa ai pugliesi il primo posto in classifica. Decide la rete di Folorunsho allo scadere del primo tempo. Buona intensità fin dai primi minuti di gara ma entrambe le squadre creano poche, vere occasioni. Il Lecce si propone in avanti ma la Reggina chiude gli spazi. Anche i calabresi provano a mettere in difficoltà gli avversari e alla mezz'ora Coda, tentando di deviare su punizione amaranto, rischia davanti alla sua porta colpendo la traversa. Al 47' la Reggina sblocca il risultato: su tiro di Kupisz, Gabriel respinge e Folorunsho manda in rete. A inizio ripresa Strefezza col destro colpisce la traversa e al 17' Bjorkengren manda alto. Il Lecce prova ad aumentare la pressione ma la Reggina non cede e il risultato non cambia. Con la sconfitta di Reggio Calabria, i pugliesi perdono la testa della classifica.
Il Benevento espugna 4-1 il campo del Pordenone, tiene vive le chance promozione diretta e decreta la serie C matematica per il Pordenone. Dopo 75 secondi è già vantaggio ospite con il colpo di testa di Moncini, indisturbato a centro area. La reazione neroverde è immediata con la conclusione di Butic, ci arriva Paleari. Ancora Moncini pericoloso, bravo Bindi. Al 18' la rete del raddoppio, con lo stesso attaccante di Caserta, che riceve palla, si gira e supera il portiere di casa. A metà tempo campani vicini al terzo gol con il solito Moncini, salva Bindi, e con Tello che calcia di pochissimo a lato, in quello che è un costante monologo ospite. Nella ripresa prova ad alzare il baricentro la squadra di Tedino ma va ancora in rete il Benevento con una doppietta di destro di Farias. L'onore del Pordenone al 41', con la rete di Gavazzi che rende almeno un po' meno amara una sconfitta che fornisce il primo verdetto della categoria con la retrocessione dei friulani in serie C dopo tre stagioni di B.
Il Pisa batte 3-1 il Como e spera ancora nella promozione diretta. Gli oltre seimila dell'Arena spingono i nerazzurri che passano al 7': su lancio di Mastinu, Bertoncini scivola su pressione di Birindelli, in quel momento in posizione di esterno sinistro, la palla arriva a Torregrossa, colpo di tacco per smarcare Puscas che di destro batte Gori e va ad esultare sotto la curva Nord. Il Como va vicino al pareggio con Gliozzi e Lagumina ma Livieri è reattivo. Bravo anche Gori su Torregrossa e soprattutto su Birindelli, che al 45' si mangia il raddoppio di testa su intuizione di Puscas. Nella ripresa il Pisa inizialmente si abbassa troppo e subisce il pari al 18' con Gliozzi che appoggia rete su corner di Arrigoni. La rete subita scuote i nerazzurri che tornano in vantaggio con un rigore, confermato dal Var, conquistato da Birindelli e trasformato da Torregrossa. Al 33' il Pisa va in contropiede con il nuovo entrato Lucca che serve Puscas pronto ad appoggiare in rete a porta vuota la palla del 3-1.
L'Ascoli espugna il Tardini e consolida il settimo posto ipotecando un piazzamento play-off. Per il Parma una prova generosa, in cui però ancora una volta è mancata la necessaria lucidità in attacco. Nel finale del primo tempo Pandev segna aggiustandosi il pallone con il braccio (il Var interviene e annulla la rete) poi allo scadere l'ex Bidaoui si gira al limite e di destro fulmina Turk firmando il vantaggio degli ospiti. Nella ripresa Rispoli e il neoentrato Inglese falliscono due buone occasioni di testa inframezzate dal contropiede non finalizzato da Bidaoui che spara sopra la traversa. In pieno recupero Juric ancora di testa manda alto da buona posizione.
Un match che ha visto il Vicenza eseguire la lezione di Baldini che debutta come nuovo allenatore solo nei primi 12': al 2' infatti grazie all'aggressività della squadra va in gol Dalmonte su assist di Zonta. Poi i biancorossi vanno anche vicini al raddoppio con Maggio-Dalmonte e con Cavion. Poi però cresce il Perugia e il Vicenza si sgonfia: al 12' arriva il pareggio con Curado, dimenticato dalla difesa. Occasione del Lane nella ripresa al 9' con un tiro di Giacomelli e assist di Dalmonte che finisce tra le braccia del portiere Chichizola, il migliore degli ospiti. Al 12' della ripresa il Perugia raddoppia con Segre di testa su cross di Matos. E' il 1-2 definitivo per gli umbri. Le speranze per Vicenza di rimanere in B si affievoliscono sempre di più.
L'Alessandria espugna 2-1 il campo del Cittadella e continua a inseguire il sogno salvezza. Fase di studio all'inizio, poi verso la mezzora il risultato si sblocca. Piemontesi in vantaggio con cross di Mantovani che attraversa tutta l'area e trova dall'altra parte Corazza pronto, di testa, a mettere dentro da distanza ravvicinata. L'attaccante ospite si ripete cinque minuti dopo, ben servito da Pierozzi, supera Kastrati con lo scavetto. Alessandria sul 2 a 0 e Cittadella stordito, ma neanche il tempo di gioire e gli uomini di Longo si ritrovano in dieci per la doppia ammonizione di Mattiello che ridá vigore ai padroni di casa. Sembra iniziare un'altra partita ma allo scadere sempre Corazza sfiora la tripletta colpendo la traversa. Gorini cambia tutto nella ripresa nel tentativo di provare la rimonta. I playoff già difficili da raggiungere, adesso sembrano impossibili. Grande reazione non c'è. Granata confusi e lenti nel costruire la manovra. Alessandria che si difende con ordine, nonostante l'uomo in meno. Il neo entrato Mazzocco riapre tutto a nove dalla fine colpendo di testa a scavalcare Pisseri. Minuti finali vibranti con il Cittadella tutto riversato nella metà campo avversaria. Ci prova Baldini dal limite, ma è bravo il portiere piemontese. Recupero con mischie furibonde nell'area dei grigi che stringono i denti e si portano a casa tre punti preziosissimi.
Gol, autogol ed emozioni fino a recupero ormai scaduto. Ternana e Frosinone però non riescono ad imporsi l'una sull'altra e finisce 4-4. E pensare che i rossoverdi per ben tre volte si portano in vantaggio in un match pazzo al "Libero Liberati". Del Frosinone il primo gol del match con Rodhen e l'ultimo con Novakovich a recupero scaduto. In mezzo due autogol (Minelli e Bogdan) oltre alle reti di Proietti (primo centro in stagione), Palumbo, Gatti e Pettinari. La Ternana che voleva vincere per alimentare il sogno playoff perde una ghiotta chance per accorciare le distanze proprio sul Frosinone che, invece, conquista un punto preziosissimo.
La Spal riesce ad agguantare il pareggio a quattro minuti dalla fine grazie ad una perla di Giuseppe Rossi ed evitando così una sconfitta che sarebbe stata oltremodo pericolosa. Per il Crotone tanto rammarico per non aver chiuso la gara dopo aver avuto parecchie occasioni per poter raddoppiare. I calabresi partono forte e dopo soli 6 minuti vanno in vantaggio grazie ad una rete di Schnegg. La Spal accusa il colpo ed è il Crotone a sfiorare la rete in diverse circostanze con Kargbo (ottima respinta di Thiam), con Maric in due occasioni e ancora con Kargbo la cui conclusione è deviata sul palo da Thiam. Nella ripresa la Spal attacca anche se in maniera confusionaria mentre il Crotone arretra sensibilmente il baricentro del gioco.La porta dei pitagorici corre pericoli al 25' su tiro di Melchiorri, ma Festa non si fa sorprendere, e al 32' arriva la conclusione alta di Rossi. Il pareggio arriva al 41' grazie ad una zampata di Pepito Rossi sulla quale Festa non può nulla.
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