"Non siamo una squadra da scudetto ma vogliamo avere il diritto di vincere le partite". José Mourinho è furioso dopo il pareggio con il Napoli. Al tecnico giallorosso non è piaciuta la direzione di gara e lo dice chiaramente: "Mi vergogno per Di Paolo (che era al Var,) e per Di Bello. Da bordo campo ho avuto la sensazione che ci sia tato negata la possibilità di vincere. Prima della partita avevo setto su un un giornale che il campionato si deciderà anche sulle errori degli arbitri contro le tre che si contendono lo scudetto. Io ribatto che il campionato si decide anche se gli arbitri sbagliano a favore delle squadre che giocano per lo scudetto…".
di
Nicola Apicella
Mourinho va oltre e entra anche nello specifico: "Vi faccio due esempi: manca un rosso a Zanoli: nel primo tempo sarebbe dovuto essere ammonito (per un intervento a gamba tesa su Zalewski, ndr). E poi nella ripresa meritava un altro giallo (per un intervento su Sergio oliveira, ndr). Poi c'è il l rigore non fischiato a Zaniolo: era rigore perché dopo la parata di Meret la palla era rimasta lì e lui non è potuto intervenire perché è stato steso dal portiere. E poi ci sarebbe molto, molto di più…".
Lo 'Special onè non va oltre e preferisce direttore ogni discorso sulla prestazione della Roma: "La squadra ha giocato benissimo, è stata fantastica. E' cresciuta durante la partita. Malgrado ciò ho avuto la sensazione che sarebbe stato impossibile uscire dal campo con un risultato positivo. Per questo ho festeggiato tanto il pareggio. Il campo sembrava l'Everest ma grande qualità, carattere, condizione fisica e mentale siamo riusciti a ottenere il massimo possibile".
In chiusura Mourinho spiega il motivo per cui ha lasciato in panchina Mkhitaryan che con il suo ingresso ha trasformato, nella ripresa, la Roma: "E' proprio per questa ragione che gioca sempre. È un ragazzo che non è mai infortunato, mai squalificato e non lo tolgo mai nemmeno per 1'. Prima della partita abbiamo pensato che giocare di nuovo 90′ e correre altri 12 km e mezzo come fa sempre sarebbe stato duro. Domenica il Leicester ha cambiato 9 giocatori in Premier, noi abbiamo giocato 12 partite di Conference e arriveramo a 14: non è facile", conclude.
Stephan El Shaarawy, autore dell'importante gol del pareggio in pieno recupero, carica la squadra: "Segnare è sempre importante, dà fiducia. Sono contento per aver aiutato la squadra a portare a casa un risultato positivo. Al quarto posto pensiamo ancora. Finché la matematica non ci condanna abbiamo il dovere di provarci. Possiamo lottare per traguardi importanti se giochiamo con questo spirito. Meritavamo qualcosa di più, non molliamo fino all'ultimo".
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