Ha dimostrato che si può essere politici abitando tutti gli spazi della scrittura. E che immaginare il passato e immaginare il futuro sono due modi di pensare la storia. Valerio Evangelisti, morto ieri a quasi settanta anni – era nato a Bologna nel 1952 –, ha un profilo tutto suo nella narrativa italiana a cavallo fra Novecento e Duemila.
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