ROMA – "Il default della Russia potrebbe comportare il default dell'Europa": ad affermarlo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza ed ex presidente russo Dmitrij Medvedev, sul suo canale Telegram. E i rischi per i Paesi Ue non si limitano a questo, avverte Medvedev: "Le sanzioni anti-russe possono provocare una iperinflazione in Europa", ha aggiunto.
Le difficoltà del Paese recentemente sono acuite dal fatto che gli Stati Uniti hanno vietato pochi giorni fa al governo russo di effettuare qualsiasi pagamento da conti correnti in banche americane. La Russia è obbligata per contratto a pagare le rate del proprio debito pubblico in dollari, e non in rubli. Pagare in rubli si traduce in un «default selettivo, soggetto all’analisi delle circostanze e al periodo di grazia». La Russia dunque, come previsto dai contratti, ha ancora a disposizione un po' di tempo per pagare in dollari.
Rimborsi sui bond pagati in rubli. Il default russo ora è a un passo
di
Carlotta Scozzari
Ribattendo alle parole della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, secondo cui il default della Russia è una questione di tempo, Medvedev ha osservato: "Beh, ci provi", nel post pubblicato oggi.
Secondo Medvedev "il sistema finanziario dell'Unione europea non è molto stabile e la gente sta perdendo fiducia". Inoltre, le autorità dell'Unione europea dovrebbero aspettarsi "una forte gratitudine da parte degli europei per l'iperinflazione che non può essere attribuita ai vili russi, per la mancanza di alimenti primari nei negozi e per l'afflusso di rifugiati che provocherà un'ondata di crimini".
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