Tra i parchi collinari, sulla panoramica per Superga o lungo il Po per affrontare il suggestivo Anello verde, anche restando a Torino a Pasqua e Pasquetta ci si può immergere nelle bellezze della natura, optando per una giornata in cammino.
“Armati” di scarpe da trekking, zaino e pranzo al sacco, o anche solo per smaltirlo il pranzo, a due passi da casa e senza dover prendere l’auto sembrerà di essere ben lontani dal tram tram della città.
Sulla collina torinese, che si estende in 26 comuni oltre a Torino, c’è solo da scegliere.
Sono 180 percorsi (una trentina a Torino) diversi per ogni esigenza e variano per difficoltà, per dislivello ma soprattutto per panorami mozzafiato.
Tra i più gettonati senza dubbio ci sono i percorsi per Superga. Il più conosciuto è il sentiero 27, lungo 4,7 chilometri, chiamato anche l’Antica strada delle Traverse.
Parte da piazza Modena, di fronte alla stazione della tranvia a dentiera Sassi-Superga e sale fino a Superga (dislivello di 445 metri), incrociando in più punti il sentiero 28.
I percorsi sono segnalati con dei cartelli, come tutti gli altri mappati, grazie all’intervento costante dei volontari di Pro Natura Torino.
I sentieri sono raccolti in tre cartine che proprio da Pro Natura hanno dovuto ristampare dopo il boom di acquisti nel periodo in cui non si poteva uscire dal Comune per le restrizioni anti-covid ma non si voleva rinunciare alla natura. In quel periodo sono nati gruppi Facebook per unire appassionati, come “ I sentieri della Collina di Torino” che ora ha quasi 20mila iscritti.
Il sentiero 27 è sulla cartina 1: si passa per antiche ville e boschi di castagni, con la vista su tutta Torino. Ci vogliono circa due ore. Per chi invece vuol partire dal Po, il n. 29 parte dal ponte del Bajno. In questo caso il tempo calcolato per Superga è di circa un’ora e mezza e la lunghezza di 3.7 chilometri. Se poi scendere da Superga è troppo stancante, ci sono i bus e la storica tranvia a dentiera, unica in Italia nel suo genere. Di domenica e nei festivi parte una corsa ogni ora al mattino, ogni mezz’ora al pomeriggio.
Molto gettonato il “ Sentiero dei parchi” (n.16), sia da camminatori che da mountainbikers. Si parte dal Ponte Isabella, facilmente raggiungibile con metro e bus, e si sale fino al Faro della Vittoria, il punto più alto della collina (715 metri). La fatica dei 6 km, in due ore e venti di salita, è ripagata dal panorama garantito.
Il percorso dei Parchi coincide con un tratto dell’Anello Verde, perla per gli amanti del turismo lento: sono 34 km, bisognerebbe prendersi un paio di giorni. Parte appunto dal Parco Leopardi fino a Superga, per poi scendere e chiudere l’anello con il lungo Po. Chi ha meno tempo può percorrerne una parte: è diviso sulle mappe in sei tratti da poche ore e i punti di partenza si possono raggiungere con i mezzi pubblici per una giornata davvero green.
Il parco della Maddalena si raggiunge anche da strada del Fioccardo, sentiero 10: 6,7 chilometri di verde nel Sentiero naturalistico della Val Sappone. C’è anche la chicca di questo periodo, grazie alla fioritura dei ciliegi: è la strada Antica di Rosero, a Pecetto Torinese (sentiero 33). Altra destinazione da non perdere è la cascata del Rio Crivella, in valle Garavaglia. Si parte da Castiglione Torinese, due ore di camminata ma tra i boschi si apre l’oasi con ripide pareti gocciolanti e muschio.Original Article
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