Nella prima edizione arrivarono in otto al traguardo. Vinse Nina Kuscsik, anche se la vera rivoluzionaria aveva corso cinque anni prima. Un foto che è diventata icona: una donna in tuta col pettorale 261, inseguita e strattonata da un addetto dell’organizzazione che cerca di metterla fuori gara, l’ultimo rigurgito di maschilismo che Kathrine Switzer mise a nudo con la sua coraggiosa apparizione a Boston nel 1967, dopo essersi iscritta regolarmente come K.V.
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