Plusvalenze, un nodo che non è mai stato sciolto in tutti questi anni e che adesso è sfociato in una sentenza, quella del tribunale federale, che costringe il presidente Gabriele Gravina a correre ai ripari, e in fretta. Il presidente del tribunale sportivo di primo grado è Carlo Sica (avvocato dello Stato di grandissima esperienza anche nel mondo dello sport e, tra l'altro, difensore dei marò Girone e Latorre) ha cancellato un lavoro di un anno, 195 pagine, fatto dalla procura federale. Tutti prosciolti gli indagati anche illustri: il processo intentato dal procuratore Giuseppe Chinè è finito in una bolla di sapone. Certo, indagano ancora due Procure della Repubblica, ma quella federale non ha fatto di sicuro una bella figura: non si sa se Chinè, conosciute le motivazioni, vorrà fare appello. Ma un suo passo indietro, considerato che ha anche il compito non da poco di capo di gabinetto del Mef, non è da escludere. Forse ci voleva maggiore prudenza nel maneggiare una questione così scottante come le plusvalenze, senza addentrarsi in teorie ardite . Prima dell'eliminazione dai Mondiali, Gravina in una intervista a La Repubblica aveva spiegato: "Sul piano sportivo potremmo arrivare a considerare solo il saldo attivo delle operazioni: se fai uno scambio di figurine, non hai un vantaggio. Studiamo soluzioni per togliere la tentazione. Sul piano civilistico resta il problema della valutazione oggettiva di un calciatore. Ma su questo è al lavoro la giustizia, non solo sportiva". Resta il fatto che su questa materia il calcio in questi anni (e non è solo colpa di Gravina) si è fatto trovare quasi sempre impreparato. Ora nel consiglio federale del 26 aprile la Figc potrebbe spalmare l'effetto della plusvalenza sugli stessi anni dell'ammortamento del giocatore che è stato preso in cambio di quello ceduto. In pratica, un tentativo di azzerare l'effetto. Può bastare per evitare questo scambio di figurine soprattutto di giocatori sconosciuti? In via Allegri devono correre ai ripari dopo la figuraccia di questo processo…
Vulpis: "Lega Pro, ecco i progetti nel segno della tradizione e innovazione"
Prosegue il progetto della Lega Pro nel settore dei contenuti. "Sino al prossimo giugno 2023 saremo legati, grazie ad una partnership attivata dal nostro distributore esclusivo del campionato Eleven Sport, con One Football, piattaforma multimediale con oltre 100 milioni di lettori in tutto il mondo", spiega Marcel Vulpis vicepresidente vicario della Lega di serie C (con delega al marketing e al commerciale). "Per noi è un passaggio fondamentale sia in chiave di internalizzazione del prodotto serie C, sia in chiave di soddisfacimento dei bisogni dei fan. I fans potranno seguire alcuni fra i più interessanti match sino ai playoff e tutte le notizie dedicate alla propria squadra del cuore. E' solo l'inizio di una collaborazione più ampia con il desiderio di fornire ai nostri club una nuova piattaforma mutimediale molto seguita soprattutto dai più giovani. Nelle prossime settimane ci muoveremo per approfondire lo step successivo di questa collaborazione, con l'occhio rivolto ai contenuti dei siti dei club di Lega Pro". Sempre la Lega guidata da Francesco Ghirelli si prepara ad un playoff molto ricco di emozioni e iniziative . " La prossima settimana annunceremo due nuovi progetti: il primo nel settore degli Esports, il secondo nell'area delle tecnologie applicate al tema della Fan Engagement. Saremo l'unica Lega calcio italiana a presentarsi con un mese di calcio giocato (playoff e playout) e due attività collaterali di ampio respiro e innovazione", spiega ancora Vulpis. "La Lega Pro non rinuncia alla propria tradizione e alle proprie radici (come l'attenzione al sociale e ai territori) ma presenta nel contempo una nuova pelle per intercettare partner e target non abitualmente legati al mondo del calcio".
Rai Sport, "Il processo alla tappa" condotto da Alessandro Fabretti
Alessandro Fabretti sarà il conduttore del "Processo alla tappa" al Giro d'Italia che avrà inizio il 6 maggio. Fabretti è vicedirettore e braccio destro di Aessandra De Stefano, prima donna a dirigere Rai Sport. La De Stefano ha grossa esperienza nel mondo del ciclismo e ora ha promesso un rinnovamento nel linguaggio anche per quanto riguarda il calcio. Con la Nazionale non è andata benissimo nei primi esperimenti e non essere ai Mondiali del Qatar, certo, è un danno (anche economico) per la Rai. I rapporti fra la sede centrale di Roma e quella milanese non sono facili, ma non è una novità in casa Rai Sport. La tv pubblica ha perso in questi anni molto prodotto sportivo e la redazione è composta da circa 110 giornalisti (forse anche troppi).Ora la De Stefano dovrà decidere per quanto riguarda le trasmissioni-cult del calcio, Novantesimo Minuto e Domenica Sportiva. E va deciso in fretta perché il campionato di A quest'anno parte il 13 agosto.
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