AGI – Riprende vigore l'attacco russo in Ucraina: secondo le testimonianze in loco, le sirene antiaeree suonano in molte località del Paese e a Kiev e Leopoli si sono sentite forti esplosioni.
Le autorità regionali hanno riferito di tre attacchi aerei russi nella regione di Kiev, oltre a segnalare altri bombardamenti nell'Ucraina orientale.
Il ministero della difesa russo aveva annunciato dopo l'affondamento della sua nave ammiraglia Moskva che avrebbe intensificato i suoi attacchi anche sulle parti del Paese dalle quale l'esercito si è in precedenza ritirato.
Le forze armate russe stanno rafforzando la loro presenza nella zona della città di Izyum, nella regione di Kharkiv, dove hanno concentrato secondo lo stato maggiore dell'esercito ucraino "fino a 22 gruppi tattici di battaglione".
Inoltre, secondo l'analisi pubblicata dall'esercito di Kiev su Facebook, "gli occupanti si stanno preparando a intensificare le ostilità vicino ad Avdiivka, nella regione di Donetsk".
L'esercito russo – hanno scritto – è più attivo nella direzione di Slobozhansky, verso la quale si muovono varie unità di terra, oltre a truppe aviotrasportate e costiere.
"L'obiettivo principale del nemico – scrive l'esercito ucraino – è il raggruppamento e il rafforzamento delle truppe" e "continua il blocco parziale di Kharkiv e il suo bombardamento con l'artiglieria": in quest'area, i russi puntano a "mantenere le posizioni precedentemente occupate e i confini raggiunti. Al fine di rafforzare la presenza militare in questa direzione, si nota il dispiegamento di unità aggiuntive".
Nelle direzioni di Donetsk e Tavriya, prosegue la comunicazione dello stato maggiore, "il nemico sta cercando di impadronirsi dei territori occupati. Concentra gli sforzi principali sulla presa del controllo degli insediamenti di Popasna e Rubizhne, stabilendo il pieno controllo su Mariupol".
Secondo Kiev, ancora, i russi dovrebbero "continuare a combattere per raggiungere i confini amministrativi della regione di Kherson" per "riprendere l'offensiva".
Per quanto riguarda il Mar d'Azov, il gruppo navale russo "continua a bloccare il porto di Mariupol e fornisce supporto antincendio in direzione Primorsky. A causa della presenza di navi da guerra russe nel Mar Nero, armate con missili da crociera del calibro navale, c'è una crescente minaccia dell'uso di armi missilistiche da parte degli occupanti presso l'industria della difesa e l'infrastruttura logistica dello stato", conclude l'aggiornamento dell'esercito di Kiev.
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