AGI – Calcio e politica, Europa e Mediterraneo. Emmanuel Macron ha scelto Marsiglia per il suo mega appuntamento elettorale di oggi, in dirittura di arrivo su domenica 24, giorno del ballottaggio finale tra lui e Marine Le Pen.
Ma perché Marsiglia? Le ragioni sono diverse. Ci sono le ragioni del cuore, quelle della passione del presidente per la squadra di calcio Olympique Marseille. Più volte la moglie Brigitte ha raccontato di averlo colto in telefonate accalorate con amici alla fine di una partita. Ma anche quelle legate a quella parte di lui in cui batte un sentimento del Sud, di accoglienza e calore, diverso dalla fredda Alta Francia di Amiens.
È a Marsiglia che Macron aveva tenuto nell'ottobre 2016 il suo primo comizio da perfetto sconosciuto, sceso in campo per le presidenziali. Ed è sempre nella seconda città di Francia che nell'aprile 2017 aveva dato l'ultimo sprint alla campagna elettorale, vinta, anche allora contro Marine Le Pen.
Nel calcolo politico Marsiglia ha anche un fattore M: Jean-Luc Melenchon che, nella città ha ottenuto il 30% delle preferenze di voto, contro il 22% circa di Macron. Quale miglior occasione per andare a pescare in un bacino di voti perduti nell'eliminazione al primo turno del candidato di 'gauche'?
La scelta di Marsiglia era stata fatta subito e l'appuntamento era già stato fissato qualche settimana fa, prima che il presidente fosse travolto dagli eventi in Ucraina. La scelta è caduta questa volta a Pharo, nella parte occidentale della città dominata dal Palazzo nato come residenza di Napoleone III. Lì nel 2021 Macron aveva annunciato un grande piano di investimenti nella città, destinata a diventare 'laboratorio' di Francia, rinnovamento di scuole, trasporti e infrastrutture, una nuova capitale del Mediterraneo.
Marsiglia, città 'ribelle', destinata quindi a essere un nuovo simbolo di Francia ma, soprattutto a cambiare l'immagine del presidente-candidato, non più rappresentante delle elite, ma di tutti.
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