Un'ispezione durata ore e ore nel casolare di via Monte Carotto, vicino a Jesi, dove Andreea Rabciuc ha trascorso l'ultima sera in cui è stata vista, l'11 marzo scorso. I carabinieri del Ris hanno passato palmo a palmo il terreno e, come era normale che fosse, sono state trovate numerose tracce della 27enne campionessa di tiro con l'arco di origini romene. In particolare nella parte di terreno alle spalle dell'entrata del casolare i cani molecolari continuano ad abbaiare all'impazzata: forse si è trattenuta molto tempo lì.
All'interno della roulotte e nel rudere, che appartiene alla coppia di amici di Andreea e del findanzato Simone Gresti, trasportatore di 43 anni, al momento l'unico indagato di questa storia per sequestro di persona, i militari del Ris sono passati anche col luminol a caccia di tracce ematiche. L'esito dell'indagine tuttavia non è ancora noto.
Gresti, che fino a qualche giorno fa sosteneva che la fidanzata, non nuova a queste fughe e sparizioni, si stesse "nascondendo", ora però, dopo oltre un mese di assenza e di silenzio, si dice preoccupato. "Si rimprovera – ha detto il suo legale, l'avvocato Emanuele Giuliani – il fatto che, quando in passato lei si è allontanata, lui ha fatto sempre l'impossibile per riportarla a casa. Stavolta no e questo è il suo unico cruccio. Ma continuiamo a cercarla – ha proseguito il legale – e la cerchiamo viva. Stiamo proseguendo per conto nostro ricerche anche in altre zone".
La mattina del 12 marzo, quando alle 7 Andreea se n'è andata dopo che avevano litigato con il compagno per tutta la notte, lui non le è corso dietro. Anzi ha lasciato che se ne andasse, senza neanche ridarle il cellulare che lui stesso le aveva strappato dalle mani.
Gli inquirenti sono al lavoro non solo sul campo, ma anche sul fronte informatico. In particolare, la campionessa di tiro a segno avrebbe mandato due messaggi interessanti dal punto di vista investigatico: uno al suo ex, Daniele, al quale prima chiede di andarla a prendere e poi invece lo invita a non farlo, dicendogli che si sarebbero visti il giorno successivo da lui e che l'avrebbe dovuta aiutare a scomparire. Il secondo, spedito su Messenger al padre una settimana pirima della scomparsa, in cui gli dice di non passarsela bene e di voler andare da lui in Spagna.
Infine, il giallo dei post su Fb lasciati da Andreea dopo essere sparita. E' stato Gresti ad aver fornito questo importante dettaglio alle forze dell'ordine. "Per cercare di capire cosa è successo si è concentrato su quello che aveva a disposizione, i social network – ha dichiarato ancora il suo difensore – tanto più che lei è molto abile con le tecnologie, ha vari profili. Sia il 24 marzo che il primo aprile si è palesata con video e like usando un profilo che aveva in comune con Simone: bisogna capire chi ha utilizzato cosa, come si clona un profilo".
Aspetti, questi, su cui dovrà fare chiarezza il perito informatico Luca Russo, nominato dal pubblico ministero Irene Bilotta. Dai cellulari, tra l'altro, potrebbero venire elementi per individuare eventuali spostamenti delle persone che erano lì la notte tra l'11 e il 12 marzo. Rimandato a dopo Pasqua il colloquo con l'ex fidanzato di Andreea, Daniele, che ha avuto un ruolo importante per la ragazza, anche a notte in cui era disperata e poi è scomparsa.
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