Il trattamento a base di insulti, sputi, minacce riservato a Marco e Gabriele Bianchi nel carcere di Rebibbia, forse è la diretta conseguenza di un ordine arrivato ai detenuti da fuori. Perché in molti non hanno digerito il comportamento dei due fratelli imputati per aver massacrato e ucciso il ventunenne di Willy Monteiro Duarte. Le intercettazioni carpite dal telefono di Elvis Demce, 36enne albanese a capo di uno spietato gruppo di criminali, lo dicono chiaramente: "Stanno al G9 (reparto del penitenziario romano ndr), magari a pizzicarli", rivelano gli indagati pensando di sguinzagliare tale "Ciccillo", detenuto nello stesso penitenziario.Original Article
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