ROMA – Non capitava da un po’ di vederlo sorridere. Quel sorriso con cui ha lasciato il campo, dopo un’ora da sogno e quelle tre dita ostentate nel cielo di Roma. La sequenza è già storia: tocco di precisione, pallonetto elegante e bolide all’incrocio dei pali dopo un’azione di potenza e velocità. È tornato così Nicolò Zaniolo
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