AGI – La Cina persegue una "riunificazione pacifica con Taiwan, con la più grande sincerità, ma si riserva di prendere tutte le misure necessarie" per raggiungere l'obiettivo: lo ha detto i portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, aggiungendo che "l'isola di Taiwan è parte inalienabile della Cina" e che si tratta di una "questione interna alla Cina".
La Cina accusa gli Stati Uniti di diffamazione e di volere provocare uno scontro, dopo le dichiarazioni del direttore della Cia, William Burns, secondo cui Pechino intende rimpiazzare gli Stati Uniti come "potenza preminente" nell'Indo-Pacifico, e ha definito Pechino un "partner silente" della Russia nell'invasione dell'Ucraina.
Gli Stati Uniti "hanno diffamato la Cina e provocato lo scontro per sfruttare le opportunità", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, sollecitando gli Usa a "riflettere sulla loro responsabilità nella crisi in Ucraina". Lo sviluppo della Cina, ha aggiunto il portavoce, "è solo per il popolo cinese e non siamo interessati a chi sostituisce chi" a livello regionale.
Poche ore fa l'esercito cinese ha annunciato esercitazioni intorno a Taiwan per oggi, precisando che sono una risposta al "segnale sbagliato" su Taiwan che hanno inviato gli Usa.
L'annuncio è stato dato da un portavoce dell'esercito cinese, secondo quanto riferisce la televisione di Stato cinese, Cctv. Una delegazione di sei parlamentari statunitensi bipartisan è attualmente in visita a Tapei in segno di sostegno al governo dell'isola relativamente alla minaccia cinese.
"Taiwan produce il 90% dei semiconduttori a livello mondiale, è un Paese che ha una importanza, delle conseguenze e un impatto mondiale e, quindi, è chiaro che la sua sicurezza ha un impatto globale", ha affermato il senatore americano Bob Menenedez in un incontro con il presidente dello Stato insulare, Tsai Ing-wen.
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