NEW YORK – Cinquantamila dollari di multa (pari a circa 46.000 euro). E' la sanzione comminata dalla Nba a Miles Bridges, asso dei Charlotte Hornets, per aver lanciato il suo paradenti sul pubblico colpendo una giovane tifosa dopo essere stato espulso nella partita dei play-in disputata mercoledì notte sul parquet degli Atlanta Hawks. Nell'ultimo quarto della partita di spareggio che valeva la qualificazione ai playoff, quando Bridges ha lasciato il campo, espulso dall'arbitro James Williams dopo aver ricevuto due falli tecnici nel giro di pochi secondi, ha sentito un tifoso degli Hawks gridargli qualcosa di spiacevole, il giocatore ha reagito, si è girato lanciando il suo paradenti tra la folla, ma l'oggetto molto leggero ha colpito una ragazza di 16 anni seduta lì vicino sugli spalti.
"Ero arrabbiato e mi sono lasciato trasportare. Puntavo al ragazzo che mi ha urlato contro e ho preso una ragazzina. Non era la cosa giusta da fare e sono pronto a pagarne le conseguenze", si è rammaricato l'atleta degli Hornets aggiungendo di essere pronto a scusarsi personalmente con la ragazza. Un'altra multa è stata annunciata dalla Nba, nei confronti di un giocatore di Minnesota, Patrick Beverley: dovrà pagare 30mila dollari (27mila euro circa) per "commenti inappropriati durante un'intervista e sui social", dopo la vittoria dei Timberwolves martedì contro i Los Angeles Clippers.
Stephen Curry, stella dei Golden State Warriors, si è detto "molto ottimista" riguardo al suo infortunio al piede sinistro, dicendo che dovrebbe rientrare in campo per il match di apertura dei playoff della sua squadra domenica contro i Denver Nuggets. Il play della franchigia californiana, che non gioca da quasi un mese a causa di una distorsione al legamento del piede sinistro, ha parlato durante il "Draymond Green Show", podcast del compagno di squadra Draymond Green. "L'obiettivo è sempre stato essere pronti per la prima partita, e lo è ancora – ha spiegato il 34enne, campione con i Warriors nel 2015, 2017 e 2018 – Sono molto ottimista sul fatto che sarò in condizione di giocare quella sfida. Sono due anni che non siamo ai playoff, sono molto emozionato perché so quanto mi piace questa atmosfera. Non non voglio perdermi nulla". Curry ha preso parte agli allenamenti insieme alla squadra mercoledì. Dopo una prima metà di stagione a grande rirmo, i Warriors hanno rallentato un po' dopo l'All-Star Game concludendo al terzo posto nella Western Conference dietro al lanciatissimi Phoenix Suns e ai sorprendenti Memphis Grizzlies. Quasi al completo con l'attesissimo ritorno di Klay Thompson, l'altro "splash bro", il team californiano affronterà al primo turno i Denver Nuggets, guidati dall'MVP in carica Nikola Jokic.
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