Interdittiva antimafia per il consorzio di imprese che si occupa dei lavori per lo scolmatore del Bisagno a Genova, opera che serve a depotenziare le piene del torrente. I lavori sono stati bloccati. Lo annuncia il presidente della Regione Giovanni Toti. L'interdittiva è stata disposta dalla prefettura di Salerno. "Ho avvisato il ministro Cingolani – ha detto -. Ovviamente è subito partita la lettera per la cessazione dei lavori. Verranno fatte le sole opere di messa in sicurezza. Abbiamo avviato la procedura per la risoluzione contrattuale. L'azienda ci ha detto che faranno ricorso. Adesso partiranno le procedure per un nuovo affidamento". "L'azienda ci ha fatto sapere di avere fatto ricorso al Tar di Salerno, ma per noi non ci sono altre possibilità che risolvere il contratto e procedere a un nuovo affidamento", ha sottolineato Toti.
L'interdittiva antimafia è stata notificata al consorzio stabile ReseArch che ha diversi appalti, tra cui alcuni all'interno del Terzo Valico e nella costruzione di una scuola a Sarzana. La stazione appaltante che ha scelto l'azienda è Invitalia, che è stazione appaltante dello Stato, perché si tratta di un appalto governativo "risalente agli anni di Italia Sicura – ha spiegato il presidente Giovanni Toti – e poi transitato sotto l'egida del ministero della Transizione ecologica". "Non ci saranno significativi ritardi – ha continuato Toti – fortunatamente l'azienda era ai lavori preliminari, circa il sei per cento di stato di avanzamento dei lavori. Abbiamo per la verità accumulato qualche ritardo. Ci sarà certamente il tema della risoluzione del contratto e del riaffidamento dell'opera che ci auguriamo possa essere celere anche grazie ai vari decreti sblocca cantieri e alle normative del Pnrr che facilitano in qualche modo il subentro".
"Ho detto ai sindacati – ha aggiunto l'assessore ai Lavori pubblici Giacomo Giampredone – dall'inizio della settimana prossima affideremo tutto il percorso necessario per non fare stare fermo il cantiere".
La Filca Cisl spiega in una nota che "sono almeno una cinquantina gli edili che stavano lavorando nel cantiere dello Scolmatore del Bisagno e appena si insedierà la nuova azienda che si occuperà della ripartenza dei lavori ci muoveremo affinché venga applicata la clausola di salvaguardia per coloro che erano impegnati nel cantiere e siamo certi che l'assessore regionale Giampedrone, sempre attento a questa problematica, sarà al nostro fianco per garantire che questi lavoratori possano essere impiegati immediatamente quando ripartiranno i cantieri".
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