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Decennio digitale, Italia ancora in ritardo su competenze e cloud

L’Italia è ancora indietro rispetto agli obiettivi fissati dalla Commissione europea e previsti all’interno del programma Decennio Digitale. Solo il 38% delle imprese, infatti, utilizza attualmente i servizi di cloud computing, mentre l’Ue ha stabilito di raggiungere un risultato del 75% entro il 2030. A rilevarlo è il rapporto intitolato “I progressi verso l'ambizione del Decennio Digitale dell'Ue”, realizzato da Deloitte e commissionato da Vodafone.

A cosa servono i servizi cloud? A rendere i dati maggiormente sicuri, a guidare un processo di efficienza, ad aiutare le aziende a crescere, ad offrire nuovi insight e a ridurre i costi per le imprese. Risultano, dunque, fondamentali per il successo delle aziende, per la loro crescita e per supportare, in generale, la competitività dell’Europa. Il gap tecnologico, però, non riguarda solo le imprese, ma anche le cosiddette reti Vhcn (“very high-capacity networks”), con una percentuale di copertura che si ferma al 34% nel 2021 e con un divario di 66 punti rispetto agli obiettivi prefissati.

Un’altra criticità riguarda la mancanza di specialisti Ict (information and communications technology), che sta contribuendo a rallentare il percorso verso gli obiettivi del Decennio Digitale. In Italia deve aumentare di 1,84 milioni, mentre tra il 2019 e il 2020 è cresciuto solo dell'1%. Il problema riguarda comunque l’intera Europa, spiega il rapporto. Nell’Unione europea il numero di specialisti Ict è infatti attualmente di 8,43 milioni, mentre l’obiettivo è di raggiungere i 20 milioni.

La ricerca Deloitte-Vodafone mette in evidenza anche come l’intensità digitale delle piccole e medie imprese italiane (definita secondo il Digital Intensity Index che misura la presenza di 12 parametri digitali) stenti a decollare. Per Joakim Reiter, chief external affairs officer del gruppo Vodafone, “è fondamentale per l'Europa colmare le carenze sugli obiettivi del Decennio Digitale evidenziati in questo rapporto. Senza specialisti Ict e senza Pmi digitalizzate e adatte al futuro, sarà difficile per l'Europa competere nei mercati globali e costruire le soluzioni industriali digitali di domani". Ma in che modo è possibile accelerare sulla trasformazione digitale?

Il rapporto evidenzia quattro strumenti politici chiave che potrebbero aiutare a realizzare gli obiettivi fissati dalla Commissione europea: il coordinamento tra i governi, il collegamento degli ecosistemi digitali, la condivisione dei dati e la dimostrazione del valore degli investimenti digitali.

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