MILANO – Il governo accelera sulla digitalizzazione dei pagamenti e la lotta al contante. Con il decreto approvato ieri, l'esecutivo ha anticipato l'entrata in vigore delle sanzioni per gli esercenti che si rifiuteranno di accettare i pagamenti attraverso Pos, cioè con bancomat, carte di credito o altri strumenti digitali. Le misure, la cui entrata in vigore era prevista per il prossimo gennaio, scatterà dal 30 giugno
Come funzioneranno le multe
La norma, modificata lo scorso anno dal governo Draghi, prevede una sanzione di 30 euro più il 4% del valore delle transazione e non riguarda soltanto i commercianti ma tutti coloro che offrono prodotti e servizi al pubblico, compresi i professionisti, come i medici, o i tassisti.
Le soglie
A differenza di quanto previsto in passato. La norma approvata lo scorso anno prevede che non esista alcuna soglia minima di pagamento sotto la quale non scatti la sanzione. In altre parole gli esercenti dal 30 giugno, pena sanzione, saranno obbligati ad accettare pagamenti digitale per qualunque tipo di importo.
Il lungo iter
Era stato il governo Monti, nel 2014, ad imporre per primo l'obbligo per gli esercenti di accettare pagamenti digitali e due anni fissando però a 30 euro l'importo minimo e senza prevedere sanzioni in caso di rifiuto. Due anni più tardi il governo Renzi aveva portato la soglia da 30 a 5 euro, senza però l'entrata in vigore di alcuna multa per i commercianti. La previsione delle sanzioni era scattata solo con il decreto 124/2019, sotto il governo Conte, senza che le misure diventassero però operative e dopo che il Consiglio di Stato nel 2018 si era espresso negativamente su una schema di decreto che introduceva le misure. Solo lo scorso dicembre, con il decreto 152/2021, era arrivato il debutto ufficiale, previsto per il 1° gennaio 2023, ora anticipato al 30 giugno 2022.
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