Il M5S perde un altro pezzo. Questa volta a lasciare il Movimento è la deputata Francesca Troiano, che nel pomeriggio ufficializza la sua decisione con una conferenza stampa annunciando il passaggio al Gruppo Misto.
Il perché? "Credo che l'attenzione al ceto medio implichi una serie di scelte che, purtroppo, non sono state prioritarie per il Movimento", dice all'Adnkronos Troiano che contesta "principalmente tutto ciò che riguarda le scelte fatte sul ceto medio, sui liberi professionisti: in sintesi, i temi che sono stati dibattuti in delega fiscale". "Ho portato avanti un lavoro insieme a professionisti del settore, che mi hanno aiutata a sviluppare una serie di priorità, tra cui il ripristino del tetto al contante a 3mila euro, rilancio di Pmi e giovani professionisti. Ma per il Movimento il ceto medio non rappresenta una priorità", ribadisce la parlamentare.
Troiano è la deputata che il 3 marzo scorso salvò il governo in Commissione finanze sulla riforma del catasto: la maggioranza la spuntò per un solo voto, il suo. Oggi gli equilibri in Commissione sono ancora più precari, visto che dopo il ricalcolo dei membri la Lega ha ottenuto un altro componente e se non vota il presidente Luigi Marattin, il centrodestra ha di fatto la maggioranza. Se Troiano dovesse passare con il centrodestra – al di là dell'adesione al gruppo Misto – allora Pd-M5S e Leu perderebbero del tutto il controllo dalla Commissione parlamentare (che sta esaminando la riforma del catasto), indipendentemente dal voto di Marattin.
Petrocelli l'inamovibile: espulso dal M5S ma solo sulla carta
di
Matteo Pucciarelli
Intanto, nel Movimento resta aperto il caso Vito Petrocelli che lo scorso 31 marzo ha votato no alla fiducia sul decreto Ucraina. Sono passate due settimane da quando è stato annunciato che il presidente della commissione Esteri del Senato sarebbe stato espulso dai 5 Stelle. Ma sulla carta nessun procedimento formale è stato avviato. Non solo. Ci sarebbe un pezzo di gruppo parlamentare a Palazzo Madama che sta chiedendo a Giuseppe Conte di far restare Petrocelli nel Movimento.
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