Sono poco più di 3.300 i bambini tra gli 0 e i 6 anni che si ritrovano nelle liste d'attesa del Comune per l'iscrizione ad asili nido, sezioni primavera e scuole dell'infanzia. Un numero che però dovrà essere rivisto al ribasso, grazie agli oltre 830 posti liberi ancora disponibili e che verranno assegnati dopo il 27 aprile. Tra due settimane, infatti, scadrà il termine per accettare o rinunciare la scuola assegnata dal Comune. A quel punto si tireranno le somme e si riempiranno gli ultimi slot, pescando dalle liste d'attesa.
Nello specifico, su 14.721 domande pervenute, quelle che Palazzo Marino ha accettato sono 11.420, divise tra le 4.657 per l'area 0-3 anni e le 6.763 delle scuole dell'infanzia (3-6 anni). Il rovescio della medaglia sono i 2.782 bambini rimasti in lista d'attesa per la prima fascia e i 524 per la seconda, per un totale, appunto, di 3.306 domande tenute in stand by.
Resta dunque da vedere quante rinunce e quante richieste di trasferimento (concesse solo in casi specifici) ci saranno per riempire i posti ancora liberi e quelli che potrebbero rendersi tali da qui a due settimane. Quelli attualmente disponibili sono 138 per la fascia 0-3 anni e 693 per quella 0-6.
Un dato positivo arriva da nidi e sezioni primavera, dove 334 famiglie in più rispetto al 2021/22 hanno deciso di confermare l'iscrizione ai servizi comunali anche per il prossimo anno. Una buona notizia, che ha però il risvolto meno positivo di incidere ulteriormente sulle liste d'attesa.
Grazie al mutato quadro normativo ed epidemiologico, inoltre, da settembre gli orari di funzionamento dei servizi educativi saranno organizzati così come erano prima della pandemia, comprensivi del pre e del post scuola, che finalmente torna a funzionare a pieno regime. Ad annunciarlo è stata la stessa vicesindaca con deleghe all'Istruzione, Anna Scavuzzo. "Ci sono voluti alcuni giorni di lavoro degli uffici dopo l'approvazione del decreto ministeriale che ha permesso il superamento delle cosiddette "bolle" – esulta – ma abbiamo aggiornato i protocolli di sicurezza e finalmente torniamo con un servizio completo". Parole che molte famiglie aspettavano da inizio gennaio, quando il servizio era stato sospeso a causa del dilagare della varante omicron. Nelle ultime settimane si era tornati a respirare aria di normalità, con la graduale ricostruzione del servizio. Ora, si spera, le polemiche sono alle spalle.
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