MILANO – La Banca centrale europea tiene come atteso fermi i tassi, con il principale a zero, quello sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%, e non offre indicazioni chiare ancora su un possibile ritocco al rialzo. Nella riunione di oggi, il consiglio direttivo ha detto che "intraprenderà qualsiasi azione necessaria per adempiere il mandato della Bce di perseguire la stabilità dei prezzi e per contribuire a preservare la stabilità finanziaria" senza però indicare tempistiche e interventi precisi. "Qualsiasi aggiustamento dei tassi di interesse di riferimento della Bce avverrà qualche tempo dopo la fine degli acquisti netti del Consiglio direttivo nell'ambito dell'APP" previsto nel III trimestre e "sarà graduale", ha spiegato la Bce nel comunicato dopo la riunione del consiglio.
Intervenuta in conferenza stampa, la presidente Christine Lagarde si è soffermata a più riprese sulle possibili ripercussioni del conflitto in Ucraina, spiegando che la guerra avrà sicuramente un impatto sulla crescita. Impatto che potrebbe essere ancora più forte in caso di sanzioni verso l'export energetico di Mosca. Un "boicottaggio economico" completo, con lo stop improvviso alle importazioni di energia dalla Russia avrebbe un impatto economico molto forte sull'area euro, ha detto Lagarde.
di
Eugenio Occorsio
Lagarde ha quindi ribadito quanto anticipato già nell'ultima riunione, ovvero che alla fine del terzo trimestre potrebbero concludersi gli acquisti netti nell'ambito del programma APP, il cosiddetto Quantitative Easing della Bce. " "Nella riunione odierna il consiglio direttivo ha ritenuto che i dati pervenuti dopo l'ultima riunione rafforzino la sua aspettativa che gli acquisti netti nell'ambito del programma di acquisto di attività dovrebbero concludersi nel terzo trimestre", ha detto Lagarde. Le decisioni di politica monetaria, ha comunque aggiunto la numero uno del Fondo Monetario, "dipenderanno dai dati economici e dall'evolvere della situazione" e Francoforte "manterrà opzioni, gradualità, e flessibilità" nei mesi da qui in avanti.
di
Vittoria Puledda
,
Raffaele Ricciardi
Quanto alle prospettive sull'inflazione, Lagarde ha sottolineato che i prezzi dell'energia resteranno alti nel breve periodo e poi ci sarà una qualche moderazione. "I rischi al rialzo per le prospettive d'inflazione si stanno intensificando, specie nel breve termine", ha detto Lagarde, spiegando che la principale causa dell'inflazione, che ha raggiunto il 7,5% a marzo nell'Eurozona, sono i rincari energetici con prezzi dell'energia superiori del 45% ai livelli di un anno fa. "Gli indicatori di mercato suggeriscono che l'inflazione resterà alta nel breve termine, per poi moderarsi". L
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Valentina Conte
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