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Basket, play-in Nba: Atlanta e New Orleans restano in corsa. Bridges lancia il paradenti contro una tifosa

Atlanta Hawks e New Orleans Pelicans restano in corsa, stagione finita invece per Charlotte Hornets e San Antonio Spurs. Questi i verdetti dei due play-in del campionato Nba disputati nella notte italiana, che hanno visto tra i principali protagonisti Danilo Gallinari.

Hawks sul velluto: 18 punti Gallinari

In una partita in cui Atlanta è stata avanti dall'inizio alla fine, arrivando a contare fino a 33 lunghezze di vantaggio nell'ultimo quarto (132-103 lo score finale), è stata convincente la prestazione dell'azzurro, che mette a referto 18 punti, 3 rimbalzi e 2 assist, chiudendo con un +10 di plus/minus nei 30 minuti di gioco. Tutto il quintetto iniziale degli Hawks (finalisti della Eastern Conference nel 2021), Gallo compreso, va in doppia cifra e ci sono anche due doppie doppie messe a segno dal solito Trae Young (24 punti e 11 assist), determinante nel terzo periodo dopo un inizio poco preciso, e da Clint Capela (15 punti e 17 rimbalzi).

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A tutto ciò vanno aggiunti i 22 punti e 7 rimbalzi di Hunter e i 13 di Huerter. Ne arrivano 13, firmati Bogdanovic, anche dalla panchina. Gli Hornets chiudono mestamente nonostante i 26 punti di LaMelo Ball (7/23 al tiro, con 7 assist), i 21 di Rozier, i 17 di P.J.Washington e i 12 di Bridges. Atlanta, invece, continua la sua corsa: prossimo step venerdì la sfida sul parquet dei Cleveland Cavaliers, sconfitti martedì dai Brooklyn Nets, in palio l'ingresso nei play-off per affrontare al primo turno Miami, prima classificata in regular season nella conference orientale.

Bridges lancia il paradenti contro una tifosa

La serata già storta per gli Hornets è precipitata in modo particolare per Miles Bridges: il giocatore di Charlotte, frustrato come tutta la squadra per una sconfitta ormai imminente, perde la testa a metà quarto periodo dopo che gli arbitri lo sanzionano per un'interferenza a canestro su tentativo di De'Andre Hunter. Bridges non ci sta, inizia a lamentarsi e prende due falli tecnici nel giro di pochi istanti: partita finita, con il pubblico della Georgia che prova a sottolinearlo in tutti i modi dagli spalti.

Mentre il talento Hornets si dirige verso lo spogliatoio, un tifoso gli urla qualcosa di particolare che fa scattare in lui la reazione: Bridges infatti non ci pensa su due volte, si toglie il paradenti e lo lancia verso il pubblico, colpendo però una ragazza vicino al tunnel che porta agli spogliatoi e che non aveva nulla a che fare con l'accaduto. Stando a quanto raccontato dallo Charlotte Observer, la ragazza ha 16 anni ed è stata colpita sulla spalla sinistra. "Quello che ho fatto è inaccettabile e me ne assumo completamente la responsabilità – le parole pronunciate poco dopo la partita da un pentito Miles Bridges -. È stato un gesto che non appartiene al mio modo di essere, non mi comporto così. Travolto dalle emozioni non ho avuto controllo: spero di poter essere messo in contatto con la ragazza per chiedere scusa di cuore e fare qualcosa di carino per farmi perdonare. È solo colpa mia". Coach Borrego ha detto che gli Hornets stanno cercando di chiarire quanto successo e che non tarderanno a prendere dei provvedimenti, così come la Nba che ha già avviato un procedimento sul conto di Bridges.

I Pelicans mandano in vacanza gli Spurs

Nell'altra gara di spareggio, a Ovest, vittoria dei New Orleans Pelicans che battono 113-103 San Antonio e adesso si giocheranno l'accesso ai play-off contro i Los Angeles Clippers (in palio il biglietto per sfidare al primo turno play-off Phoenix, la miglior squadra della stagione regolare), mentre per gli Spurs la stagione si chiude qui e chissà che quella di questa notte non sia stata l'ultima per il leggendario coach Gregg Popovich. I prossimi giorni diranno se l'ora del pensionamento è arrivata a 73 anni, dopo 26 stagioni in panchina. Nel frattempo, il diretto interessato ha giudicato "la domanda inappropriata" quando gli è stata posta da un giornalista.

A fare la differenza per la formazione della Louisiana sono CJ McCollum, Brandon Ingram e Jonas Valanciunas, il primo con 32 punti, di cui 27 nel solo primo periodo (per lui anche 7 assist e 6 rimbalzi), il secondo con 27 e il terzo con una doppia doppia da 22 punti e 14 rimbalzi. Dalla panchina arrivano anche i 12 punti di Alvarado. Per il team texano, che si è svegliato troppo tardi per colmare un ritardo che ha raggiunto il picco di 21 lunghezze nel terzo quarto, sono 23 i punti di Devin Vassell (7/13 da dietro l'arco), ne fanno 16 a testa Murray e Poeltl (per entrambi anche 9 rimbalzi), 15 Johnson, dalla panchina 12 ciascuno Richardson e Walker.

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