Un futuro lontano da Milano, quando l'inchiesta per le due violenze sessuali avrà esaurito le sue conseguenze sul piano penale, e una decisa presa di distanza dal mondo di feste ed eccessi in cui l'ex mago delle start up non si riconosce più. Tramite i suoi legali, Alberto Genovese confida di voler "dare un taglio netto con il passato" e di volersi ritirare in un luogo lontano da Milano. Lì dove, alla "Terrazza Sentimento", il suo super attico a pochi passi dal Duomo, si è consumata la violenza ai danni della diciottenne che ha fatto esplodere l'indagine e fatto venire a galla anche il precedente stupro, quello di luglio di Villa Lolita, a Ibiza.
di
Sandro De Riccardis
Genovese aveva anche deciso di vendere la "Terrazza Sentimento", una decisione già presa nei mesi scorsi dopo il dissequestro dell'immobile da parte della procura. Per le violenze sulle due ragazze rese incoscienti con un mix di cocaina e ketamina – la diciottenne durante una festa il 10 ottobre di due anni fa a Milano, e la ventitreenne in Spagna – Genovese ha trascorso quasi sei mesi in carcere ed è attualmente detenuto ai domiciliari in una clinica per disintossicarsi dalla sua dipendenza dagli stupefacenti. Un percorso terapeutico che, come riferiscono i suoi legali, lo ha definitivamente allontanato dagli eccessi del suo passato, uno stile di vita in cui confida di "non si ritrovarsi più". Per questo ha chiesto nelle scorse settimane di eliminare i neon con la scritta "sentimento", icona delle feste a base di alcol e cocaina che lo avevano sempre più allontanato dalle sue creature imprenditoriali.
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Sandro De Riccardis
Da parte dell'ex mago delle start up, anche la volontà di risarcire le ragazze parti civili nel processo. A questo scopo è stato creato un trust in cui sono confluiti i suoi capitali. Un patrimonio "che non può assolutamente usare finché non finirà tutto – ha spiegato all'Ansa l'avvocato Davide Ferrari, che difende Genovese insieme al collega Luigi Isolabella -. Il trust è finalizzato al risarcimento di tutte le vittime e al pagamento delle spese processuali". Sull'istanza di sequestro preventivo per circa 1,5 milioni presentata dal legale della modella, diciottenne all'epoca dei fatti, deciderà la gup Chiara Valori. La decisione di vendere l'attico da parte di Genovese non è tuttavia legata alle istanze delle vittime. Nell'udienza dello scorso 5 aprile, era stata respinta la proposta di risarcimento da 155 mila euro complessivi per le due ragazze che, rifiutando la proposta, hanno scelto di rimanere parti civili.
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