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Pasqua in elettrico? Ecco qualche itinerario…

Mai come in questa primavera, gite di Pasqua e ponti festivi sono a portata di viaggio elettrico. Il 2021 ha visto le infrastrutture pubbliche aumentare del 30 percento e sono sempre di più gli alberghi, che offrono ai propri ospiti la ricarica gratuita via colonnine di proprietà. Nella psiche del possessore di veicolo Ev, il servizio equivale ad un trattamento olistico in quanto ripristinare l’autonomia durante la notte – oppure in qualsiasi altro momento la vettura sia posteggiata in hotel – rimuove l’ansia ed apre a lunghe esplorazioni del territorio circostante. Altro aspetto rilevante sulle tendenze in atto, sono i numeri forniti da Relais & Chateaux che scrivono come nell’ultimo anno, un terzo dei clienti abbia raggiunto le dimore con vetture a propulsione elettrificata. Seppur con ancora molta strada da fare, la possibilità di un grand tour a batterie inizia ad acquisire supporti concreti ed i nostri sei itinerari in altrettante regioni italiane, svelano come le diverse forme di ospitalità della penisola stiano adattando le proprie operazioni per ridurre l’impatto ambientale, e contestualmente sostenere le nuove forme di mobilità scelte da sempre più viaggiatori.

1/ Lombardia: da Tremezzo al Franciacorta

Grand Hotel Tremezzo

Dalla sua spettacolare posizione in cima al ramo lacustre di Como, il Grand Hotel Tremezzo osserva le acque blu notte del bacino, i borghi sul lungo lago e le vette di confine spolverate di neve. Al mattino, il sole di levante illumina la principesca facciata e grazie alle 2 colonnine da 22kW nel parcheggio, l’auto elettrica sarà completamente carica. Adiacente alla proprietà, la prima tappa nella seicentesca Villa Carlotta permette di calarsi ulteriormente nelle seducenti atmosfere del lago di Como in fiore. Il parco è intriso di essenze botaniche e gli interni d’epoca, evocano i trascorsi aristocratici del luogo. Da qui, la SS340 è un invito a percorrere il perimetro settentrionale del lago per poi scendere fino a Varenna. Dopo un breve tratto in battello, si sbarca a Bellagio e la provinciale 583 è la via più diretta verso il Cantiere Nautico Matteri Erio; restauratori d’imbarcazioni in legno da generazioni, precursori dei natanti a motore elettrico e noleggiatori di splendidi Riva. Le soste segnalate aderiscono all’iniziativa Electric-Lake con charger (molti Tesla) distribuiti tra le ville della collezione Grandi Giardini d’Italia, dieci alberghi e vari comuni. Tra questi vi è Lecco che arrivando da Civenna, rappresenta l’ultima località sul lago prima di aggiustare la rotta verso i territori del Franciacorta che oltre alle grandi bottiglie di bollicine spontanee, presenta ai viaggiatori un altro lago da scoprire, ed un altro albergo di gran charme (l’Albereta di Erbusco) dove ricaricare la macchina.

2/ Toscana: dalla Val d’Elsa al Chianti via Cortona

Castello di Casole

Le strade della campagna medicea, sono ideali per le vetture d’epoca ma al netto delle preferenze, l’alta vocazione turistica della regione si riflette in modo lampante anche sul numero di colonnine negli alberghi. Da Firenze si può partire fully charged soggiornando a Villa San Michele, Villa Cora o 25hours Piazza San Paolino (12 chargers) ed ogni area paesaggistica, ha almeno una struttura con più opzioni di ricarica. Dall’architettura rinascimentale presso la Dimora del Ghirlandaio, l’itinerario voltaico può proseguire sulla SP4 verso il Toscana Resort Castelfalfi con deviazioni a Volterra e San Gimignano, e quindi raggiungere il Castello di Casole, a Belmond Hotel. L’ex dimora del regista Luchino Visconti, si trova nel cuore della solitaria val d’Elsa e optando per la SS223, si procede a sud immersi nella campagna fino alle rinomate cantine e wine-resort di Brunello come Castello Banfi Il Borgo. Volgendo a oriente e superato il dislivello di Montalcino, San Quirico d’Orcia e Bagno Vignoni scorrono dai finestrini assieme ai canonici panorami di cipressi e morbide ondulazioni. Qui troviamo un altro pernotto con vari charger da 22kW (Adler Spa Resort Thermae) e simili soluzioni di ricarica sono presenti nei R&C Il Falconiere & Spa e Borgo San Felice nel Chianti. Quest’ultima destinazione vanta pregiate cantine, un perfettamente mantenuto complesso medievale ed è vicinissimo al castello di Broglio che merita un passaggio, se non altro per il colpo d’occhio, la posizione e le merlature sulla facciata.

3/ Puglia: dall’Adriatico allo Ionio

Vivosa Apulia Resort a Ugento

Vasto, oblungo e con oniriche pianure punteggiate di ulivi ed alberi di fichi, il tacco d’Italia presenta notevoli distanze tra le numerose attrattive turistiche dislocate tra valle d’Itria e Salento. Uno dei percorsi elettrici più suggestivi, trova ideale incipit presso il tempio dell’ospitalità Borgo Egnazia. Edificato in stile tipico a mimare i caratteristici paesini bianchi della regione come Cisternino e Locorotondo (due tappe consigliate del nostro tour), il lussuoso albergo diffuso di Savelletri offre ai suoi ospiti 2 colonnine da 22kW (Tesla e generica) come parte di un più ampio progetto legato alla sostenibilità, che prevede anche e-bike e vetture d’antan riadattate Ev. Lasciata la proprietà a batterie cariche (per la cronaca il vicino Masseria Torre Maizza, Rocco Forte Hotels, ha un charger Porsche da 11kW) sarà dunque possibile esplorare il paesaggio di basse colline, muretti a secco e trulli, per poi dirigersi nella celebre Ostuni e quindi nel cuore del Salento. L’area geografica ha nel barocco di Lecce il suo principale gioiello architettonico e dopo aver visitato piazze, chiese e palazzi nobili, l’arenile ionico di Porto Cesareo con acque dalle cromie caraibiche, dista appena 30 chilometri. Da qui, il consiglio è proseguire in direzione Gallipoli per ammirare borgo antico, fontana greca ed il paradiso balneare di Punta della Suina. L’aggettivo paradisiaco, ben si addice anche alla lunga e vuota spiaggia su cui è adagiato il Vivosa Apulia Resort nei pressi di Ugento che assieme al pregevole impatto naturistico del parco, allieta il soggiorno degli ospiti giunti a destinazione con auto elettrica, attraverso due colonnine Keba. Ripristinata la carica del veicolo si può quindi guidare senza patemi lungo la SP91 che scorrendo parallela alla scenografica costa occidentale del Golfo di Taranto, raggiunge le frastagliate fisionomie di Santa Maria di Leuca; propaggine meridionale della penisola italiana.

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