C'è una gara pubblica per l'assegnazione di Palazzo Mezzanotte in piazza degli Affari 2, da 90 anni sede storica di Borsa Italiana. Proprio la Borsa, quindi, potrebbe perdere i suoi uffici. Almeno se non parteciperà al bando o, in caso di altri concorrenti, se non presenterà l'offerta più alta in grado di farle riconquistare l'immobile.
La base d'asta per aggiudicarsi Palazzo Mezzanotte adesso è di 6 milioni e 850 mila euro: è il canone di affitto annuo che viene richiesto dalla Camera di Commercio di Milano, Monza e Brianza e Lodi, proprietaria dell'edificio. Finora, il contratto con la Borsa si era sempre rinnovato in automatico, ma adesso è stato necessario – è la spiegazione – aumentare il costo dell'affitto da pagare ogni tre mesi. La rivalutazione automatica, sulla base dell'ultimo aggiornamento Istat, non sarebbe più in linea con i prezzi di mercato.
Decaduta la possibilità del rinnovo automatico, Camera di Commercio comunica di dover necessariamente procedere all'avviso pubblico di gara, naturalmente aperta anche alla Borsa, il cui contratto di locazione scade il 31 dicembre del 2023. Spiegando di muoversi nel contesto di normative pubbliche nel rispetto del codice degli appalti, Camera di Commercio chiarisce che non si tratta assolutamente di una volontà di sfratto della Borsa e che tuttora i rapporti con gli illustri inquilini sono di perfetta armonia.
Entro il 15 aprile, eventuali soggetti interessati a concorrere per ottenere come sede il Palazzo realizzato nel 1932 dall'architetto Paolo Mezzanotte dovranno fare richiesta a Parcam S.r.l., la società partecipata della Camera di Commercio che gestisce la procedura per l'assegnazione dell'immobile: la durata del nuovo contratto sarà di 6 anni, rinnovabili di ulteriori 6. Possono fare domanda le persone giuridiche iscritte al registro delle imprese, e solo singolarmente. Non sono ammessi raggruppamenti temporanei di concorrenti. Il bando si chiude il 16 maggio 2022.
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