Quando l'hanno trovato riverso a terra in un capannone in ristrutturazione a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, ormai non c'era più niente da fare: l'uomo, un elettricista di 63 anni, era morto probabilmente già da due giorni. Il suo corpo era ai piedi di una scala ed è così, cadendo, che avrebbe perso la vita.
Adesso, saranno gli agenti della polizia di Stato, che stanno aspettando gli accertamenti del medico legale, a dover capire le ragioni di una caduta che allunga ulteriormente la via crucis delle morti bianche in Lombardia. Soltanto ieri, il 12 aprile, un operaio di 46 anni, Florian Ursu, è deceduto a Cusago perdendo l'equilibrio e cadendo da una scala. Questa volta bisognerà ancora ricostruire l'esatta dnamica, ovvero se l'uomo abbia avuto un malore o, invece, si sia trattato di un infortunio sul lavoro.
A scoprire il cadavere è stato, intorno alle 14,30 di oggi pomeriggio, 13 aprile, il proprietario della struttura. Agli agenti del commissariato ha spiegato che l'elettricista aveva iniziato da lunedì 11 aprile a fare dei lavori di ristrutturazione. Lo stesso giorno un vicino aveva chiamato il proprietario segnalando una porta aperta. Il titolare, senza pensare che fosse successo qualcosa, ha chiesto di chiuderla. Solo oggi ha fatto ingresso nel capannone trovando il corpo senza vita del 63enne.
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