La prima cosa bella di giovedì 14 aprile 2022 è l’immortale Condor, che visse tre giorni in un film, sei in un libro e ora torna in una serie televisiva di venti puntate. Ma sarà ancora lui? È difficile. Condor è stato un mito, almeno personale. Era l’impiegato che teneva testa a tutta la Cia perché “Condor legge”. Ma soprattutto sembra impossibile replicare la storia tra lui (Robert Redford) e la fotografa (Faye Dunaway), tra il disperato e il suo complice ostaggio. Tra un uomo che non può più credere nel mondo che ha conosciuto e una donna che fotografa panchine vuote nei parchi invernali. Lei è quella che viene a restituirgli un briciolo di fiducia. Lui quello che viene a sedersi. Era il 1975. La colonna sonora di quell’incontro uscì proprio allora, ma fuori dal film. Fu opera dei Pink Floyd, il loro brano più struggente, Wish you were here: “Siamo soltanto due anime perse che nuotano in una boccia per pesci, anno dopo anno, correndo sopra lo stesso vecchio territorio, e che cosa abbiamo trovato? Le stesse vecchie paure. Vorrei che tu fossi qui”. Non esistono possibili cover, non esiste un altro Condor. Legge, non passa.
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