E' morta Letizia Battaglia, fotografa, testimone e narratrice con la sua macchina fotografica per decenni di fatti di cronaca e di mafia. Aveva 87 anni. Lo rende noto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: "Palermo perde una donna straordinaria, un punto di riferimento. Letizia Battaglia era un simbolo internazionalmente riconosciuto nel mondo dell'arte, una bandiera nel cammino di liberazione della città di Palermo dal governo della mafia. In questo momento di profondo dolore e sconforto esprimo tutta la mia vicinanza alla sua famiglia".
Era malata da tempo ma nessuno credeva che avrebbe ceduto al tempo e agli acciacchi. È morta nella tarda serata di oggi. Irriverente, iconica, volutamente divisiva Letizia Battaglia ha lasciato il suo segno nella storia della fotografia, ma soprattutto di Palermo. La sua città, che ha voluto raccontare e interpretare, soprattutto attraverso la narrazione delle sue donne. È divenuta nota come fotografa di mafia: la reporter che è riuscita a strappare i primi piani ai boss e rendere iconici gli arresti. Ma è la Palermo che scorreva attorno, i volti dei quartieri, gli occhi neri della ragazza con il pallone sotto il braccio che hanno mostrato più profondamente la città di quegli anni.
Aveva iniziato la sua carriera nel 1969 al giornale L'Ora di Palermo. Poi a Milano, assieme al fotografo Franco Zecchin, ha creato un'agenzia di Informazione fotografica che documentò i grandi fatti di cronaca del periodo. Fu lei a fotografare per prima la scena del delitto di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio del 1980, in via Libertà a Palermo davanti all'abitazione del presidente della Regione siciliana. In quella foto un giovane Sergio Mattarella prova a estrarre dalla vettura il fratello.
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