Da Gianni Morandi a Ermal Meta, passando per Ditonellapiaga, Zen Circus, Cosmo e tanti altri. Dopo due anni di sospensione a causa della pandemia, torna dal vivo l'Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto, la città pugliese sempre alle prese con il gigante industriale dell'ex Italsider poi Ilva, stretta fra la difesa del posto di lavoro e la difesa della salute di cittadini e operai.
La manifestazione tra musica, ambiente e politica è "un megafono per tante realtà di lotta", "un amplificatore di tematiche importanti", "un esempio per innescare un cambiamento a livello nazionale", la definiscono i direttori artistici Diodato, Roy paci e Michele Riondino, parlando dell'iniziativa creata nel 2013 dal Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti, un gruppo di operai e cittadini che si è formato dopo il sequestro degli impianti dell'area a caldo dell'Ilva nel 2012. Uno spazio totalmente autofinanziato, grazie alla vendita di magliette e bottiglie di vino e con il supporto di alcuni sponsor che hanno aderito al manifesto programmatico del Comitato.
Il 'controconcerto', come viene anche definito, data la concomitanza col Concerto del Primo Maggio di Roma ("Siamo ostinati e contrari", ha sottolineato Riondino), si terrà nel Parco archeologico delle mura greche. Sarà possibile seguire l'evento condotto da Martina Martorano, Serena Tarabini e Andrea Rivera, con la sua mascotte Pigna su Antenna sud e in streaming.
Per festeggiare questo ritorno all'incontro dal vivo "fra persone che hanno a cuore la tutela della vita, dell'ambiente e del lavoro", ha aggiunto Diodato, si esibiranno dal palco dell'Uno Maggio numerosi artisti che hanno scelto di aderire all'iniziativa, come ogni anno, a titolo gratuito. "Abbiamo dovuto dire di no anche a nomi eccellenti della musica – ha rivelato Riondino – per questo stiamo pensando, nei prossimi anni, di fare una due giorni a partire dal 30 aprile".
Tra i big che saliranno sul Parco Archeologico delle Mura Greche Gianni Morandi (l'annuncio dato da Diodato è stato accompagnato da un divertente "Oooohhh…., tipo ola di Roy Paci". Poi Ermal Meta, Gaia, Zen Circus.
E ancora: Giovanni Caccamo, Fabio Celenza, Cosmo, Calibro 35, Cor Veleno con i Tre allegri ragazzi morti, Don Ciccio African Party, Ditonellapiaga, Eugenio in via di Gioia, Francesco Forni, Med Free Orkestra con Fabrizio Bosso e Chiara Galiazzo, Melancholia, Erica Mou, N.A.I.P., Andrea Pennacchi, Giovanni Truppi, Margherita Vicario, 99 Posse.
"Una line up trasversale secondo noi, ci saranno delle sorprese. Alcune le annunceremo nei prossimi giorni e altre saranno svelate direttamente sul palco. Per questo è importante esserci", ha detto Diodato che canterà Fai rumore. Il cantautore, Roy Paci e Riondino apriranno il concertone. "Ci stiamo suonando addosso dopo due anni anni di pandemia. Dobbiamo tornare su quella piazza perché è una piazza utile, alla città e a tanti attivisti", ha aggiunto lo stesso Riondino.
Come di consueto la musica farà da amplificatore alla voce degli attivisti che interverranno dal palco per condividere e discutere dal vivo i temi politici intorno ai quali è nata la manifestazione: il lavoro, la giustizia sociale e ambientale, la parità di genere, la pace. "Da sempre l'Uno Maggio libero e pensante – hanno ribadito i direttori artistici – oltre a denunciare situazioni insostenibili e inaccettabili costruisce ponti, abbatte barriere, cancella confini, crea coesione, comunità e punta a cambiare la narrazione non solo di una città ma del Paese tutto".
Di tutto questo si parlerà durante l'intera giornata, sia nel consueto dibattito della mattina, dalle 10 alle 12.30, moderato quest'anno dalla giornalista Maria Cristina Fraddosio, sia negli interventi dal palco, ci saranno, inoltre, i rappresentanti di movimenti, associazioni e società civile. Tra i nomi: Luisa Impastato, Aboubakar Soumahoro, Cecilia Strada, Raffaele Crocco, Stefania Barca, Mario Pansera, Cristina Mangia, Francesco Gonella, Valentina Petrini, Roberto Lucchini, Riccardo Noury (portavoce di Amnesty International sezione italiana).
E ancora: No tav, Fridays for future, No tap, Bianca Guidetti Serra, Rete contro la militarizzazione, No muos, Terra dei fuochi, Campagna per il clima fuori dal fossile, Rise up 4 climate justice, Extintion rebelion, i lavoratori di Civitavecchia, Falconara, Bergamo, Veneto, Alitalia, Cementir e i lavoratori della cultura e dello spettacolo.
"Non è facile organizzare una manifestazione come questa, una manifestazione politica, una parola che confonde, ma la politica è guardare anche ai bisogni dell'altro – ha sottolineato Diodato – La nostra caratteristica è la libertà, siamo liberi di essere noi stessi e di disegnare il mondo che vorremmo". E rispetto alla campagna elettorale in corso nella città pugliese, Riondino è stato netto: "Non ce ne occuperemo, ma faremo comunque politica".
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