Le due società che rischiavano di più, nell'ambito del processo sportivo sulle plusvalenze in corso apertosi stamane presso il Tribunale federale di Roma, erano Parma e Pisa.
Ma la Procura della Figc ha alleggerito la posizione dei due club, chiedendo al tribunale solo una multa da 338mila euro per il Parma e una multa da 90mila euro per il Pisa.
Nessun rischio di penalizzazione, dunque, e tantomeno di eslusione dal campionato cadetto.
Ai due club era contestata anche la violazione del comma 2 dell'articolo 31 del Codice di giustizia sportiva, che prevede anche eventuali punti di penalizzazione, la retrocessione o l'esclusione dal campionato, perché nel loro caso le plusvalenze fittizie sarebbero servite per potersi iscrivere ai campionati.
Nel primo giorno del processo sportivo sulle plusvalenze sono coinvolti undici club e 61 dirigenti accusati di illeciti amministrativi.
Nello specifico, per quanto riguarda il Parma Calcio, le richieste riguardano gli ex componenti del cda di Nuovo Inizio, Luca Carra: 14 mesi e 5 giorni; Marco Ferrari: 6 mesi e 20 giorni; Pietro Pizzarotti: 10 mesi e 15 giorni; Giacomo Malmesi: 7 mesi e 10 giorni Paolo Piva: 6 mesi e 10 giorni; Marco Tarantino: 6 mesi e 20 giorni.
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