La Camera conferma la fiducia al governo sul decreto legge Bollette. I voti a favore sono stati 422, 54 i contrari, un astenuto. L'Assemblea passa ora all'esame degli ordini del giorno, che saranno votati domattina: sempre domani è atteso il voto definitivo.
Il provvedimento con le misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali, passerà quindi all'esame del senato (deve essere convertito in legge entro il 30 aprile).
Il decreto legge dispone, tra l'altro, l'azzeramento degli oneri di sistema elettrici e del gas per il secondo trimestre 2022, conferma il taglio dell'Iva sul gas (ulteriori misure urgenti sono state varate con un successivo provvedimento, ora all'esame del Senato). Viene quindi affidato ad Arera, l'Autorità del settore, il compito di rendicontare l'utilizzo delle risorse destinate da palazzo chigi al taglio degli oneri generali delle bollette di luce e gas. Analisi che dovrà essere inviata ai ministeri della Transizione ecologica e dell'Economia e alle commissioni parlamentari entro il 16 maggio. La nuova disciplina prevede rendicontazioni periodiche, distinguendo i comparti elettricità e gas, sulla base dell'emanazione di ulteriori provvedimenti di contenimento dei costi.
di
Serenella Mattera
Il Mite viene inoltre chiamato a mettere in campi una strategia contro la povertà energetica, da sottoporre a consultazione pubblica. E il Gse potrà quindi acquistare energia da fonte rinnovabile, attraverso contratti di almeno tre anni, per distribuirla a un prezzo fissato per decreto ministeriale in via prioritaria a grandi aziende, Pmi e clienti nelle isole maggiori.
Il dl riconosce alle imprese a forte consumo di energia elettrica che hanno subito un significativo incremento del relativo costo, un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022. Il bonus è riconosciuto anche in relazione alla spesa per l'energia elettrica prodotta e autoconsumata dalle imprese energivore nel secondo trimestre 2022. Una misura analoga riguarda anche le imprese a forte consumo di gas naturale, cui va un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta pari al 15% della spesa sostenuta per l'acquisto del gas, consumato nel primo trimestre solare dell'anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.
di
Flavio Bini
Il decreto lancia inoltre un primo, sostanzioso, pacchetto di semplificazioni per l'installazione di impianti fotovoltaici. Le procedure autorizzative più snelle, o limitazioni di vincoli, riguardano, tra gli altri, il potenziamento degli impianti già installati, le superfici agricole e le aree urbane storiche.
Il provvedimento risulta anche 'veicolo' di una correzione al meccanismo della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi. Un emendamento approvato dalla commissioni ambiente e attività produttive aleva da tra a quattro il numero delle cessioni. In particolare banche e intermediari, ove abbiano esaurito le possibili cessioni, potranno effettuarne una ulteriore in favore di altri soggetti (con il cedente responsabile solidalmente per il recupero dell'importo eventualmente non spettante).
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