"Abbiamo tenuto adeguatamente la difesa facendo l'impossibile. Ma tutte le risorse tendono a esaurirsi". E’ l’appello al popolo ucraino apparso sulla pagina Facebook della 36a Brigata Marina Separata intitolata al contrammiraglio Mikhail Bilinsky, che sta combattendo a Mariupol. "Dopo 47 giorni di difesa di Mariupol le risorse della brigata si sono esaurite" scrivono i marines. A riferire la circostanza è 'Strana.Ua.' ripresa da Ria Novosti.
Nel messaggio si aggiunge che "per più di un mese, i marines hanno combattuto senza rifornimento di munizioni, senza cibo, senza acqua". La fanteria "è morta" e ora "artiglieri, cannonieri antiaerei, segnalatori, autisti e cuochi stanno combattendo". "Oggi probabilmente ci sarà una battaglia estrema" e un "ulteriore combattimento corpo a corpo", un'ulteriore "morte per alcuni e prigionia per altri".
Quindi l’appello diretto alla cittadinanza: "Caro popolo ucraino non so cosa accadrà dopo, ma ti prego, ricorda i marines con una parola gentile e non importa come gli eventi si svilupperanno ulteriormente, non parlare male dei marines". La volontaria della prima compagnia d'assalto del DUK PS Alina Mikhailova ha confermato la circostanza smentendo le voci circolate in rete che questa pubblicazione fosse “il risultato di un hacker".
L'esercito ucraino sostiene che si sta preparando per quella che probabilmente sarà "l'ultima battaglia" per Mariupol, nel Sud-Est del Paese, assediata dall'esercito russo da più di 40 giorni. "Oggi sarà probabilmente l'ultima battaglia poiché le nostre munizioni stanno finendo. Sarà la morte per alcuni di noi e la prigionia per altri", ha scritto su Facebook la 36a Brigata Marina.
"Stiamo lentamente scomparendo", si legge ancora nell'appello agli ucraini, "non sappiamo cosa accadrà, ma vi chiediamo davvero di ricordarci con una parola gentile". "Per più di un mese abbiamo combattuto senza rifornimenti di munizioni, senza cibo, senza acqua", facendo "il possibile e l'impossibile", riferiscono i militari nel loro appello.
Dalla brigata critiche anche al comandando dell’esercito e al presidente Volodymyr Zelensky: “Durante oltre 40 giorni di intensi combattimenti, il nemico gradualmente ci ha respinto, ci ha circondato e ora sta cercando di distruggerci. Ci sono state solo promesse non mantenute", denunciano i militari a Mariupol.
I separatisti filo russi di Donetsk hanno annunciati che “il porto di Mariupol è stato liberato". L'agenzia di stampa russa Tass riporta questo annuncio di Denis Pushilin, leader delle forze dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk: "Riguardo al porto di Mariupol, è ora sotto il nostro controllo".
Ma il comandante in capo delle forze di Kiev, il generale Valeriy Zaluzhnyi, in una dichiarazione su Facebook afferma: "Le comunicazioni con le unità delle forze di difesa che eroicamente resistono nella città sono mantenute stabili – ha scritto il generale – facciamo il possibile e l'impossibile per la vittoria e la protezione delle vite dei militari e dei civili. Abbiate fede nelle forze armate dell'Ucraina".
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