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Ravenna, “La diamo calda”: cartello sessista allo stand della focaccia in piazza. E’ bufera

E' comparso tra gli stand gastronomici della mostra mercato Bell'Italia in piazza del popolo a Ravenna: un cartello davanti alle focacce di Recco, specilità ligure, e le magliette delle addette con una frase: "La diamo calda" e appena sotto, scritto in piccolo: "Hei…ma cosa avevi capito?". Ed è bufera: "Cartello sessista e misogino".

L'indignazione è partita via Facebook, un tam tam che ha coinvolto la Giunta comunale, che si spacca, e Confesercenti. E pure il Consorzio "Focaccia di Recco", non presente alla manifestazione, che prende le distanze: "Uno slogan che reputiamo indegno ed offensivo. Lo riteniamo lesivo dell'immagine sia del prodotto, che del nostro Consorzio".

Reagisce la Casa delle donne di Ravenna: "Lo diciamo da sempre che il patriarcato il è trasversale a uomini e donne. Questa faccenda non si può liquidare come una "goliardata" sulla quale farsi una risata: questo è linguaggio sessita e misogino che offende le donne. Giocare sui doppi sensi a sfondo sessuale è un'abitudine becera, che speravamo relegata al passato e che invece vediamo riemergere in tutta la sua bassezza nella centralissima piazza di Ravenna".

A segnalare nei social il cartello è una libero professionista che vive a Bologna, Cecilia Pedroni. Racconta della reazione delle due responsabili dello stand: "Una di loro mi vede fare la foto è mi dice: "La vuoi dare calda anche tu?". Risposta "no voglio segnalarvi perché questi cartelli sono offensivi per tutte le persone che passano di qui e vederle in piazza del Popolo mi fa una gran tristezza".

In giunta l'assessore al Turismo Giacomo Costantini parla di cartello inaccettabile ("è completamente fuori luogo qualsiasi ammiccamento sessista a scopo commerciale") mentre il vicesindaco Eugenio Fusignani non la pensa così e sempre in Facebook posta la foto mentre acquista la focaccia e scrive: "Non si può confondere il cattivo gusto col sessismo antifemminista. Soprattutto non si può mortificare chi lavora con fatica, gettando la croce addosso alla proprietaria (donna!) e alla sua attività. L'ho comprata e l'ho mangiata, calda e fredda. Buonissima!".

Il cartello comunque è stato rimosso. A condannarlo era stata anche Confesercenti Ravenna insieme ad Explicom Srl, promotori di Bell'Italia: "Condanniamo fermamente qualsiasi utilizzo di un linguaggio sessista e di cattivo gusto all’interno della manifestazione".

E non è solo un problema di linguaggio, il Consorzio fa sapere che "la Focaccia di Recco col formaggio Igp è un prodotto tutelato dall'Ue e la sua vendita al di fuori della zona d'origine, senza il rispetto del disciplinare di produzione ed i relativi controlli è proibito. Infrangere tali regole comporta il reato di frode in commercio. Il Consorzio procederà alla segnalazione alle autorità competenti".

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