Boris Johnson è andato di persona a Kiev a portare la solidarietà della Gran Bretagna all'Ucraina. Ma Johnson ha anche rassicurato il presidente Zelensky che il Regno Unito invierà missili e armi pesanti. Che è ciò che al momento più si aspetta Kiev, non potendo ottenere la no fly zone né un intervento militare Nato. Intervento che è stato escluso ieri anche dal ministro degli esteri italiano, Luigi Di Maio. D'altra parte il conflitto sul terreno militare non accenna a fermarsi. La Russia ha spostato l'obiettivo a breve dell'invasione dalle regioni del Nord al sud del Paese. Dalle città abbandonate dai soldati russi, intanto, arrivano denunce di nuove stragi di civili. Il sindaco di Makariv ha detto che 133 abitanti della città nei dintorni di Kiev sono stati uccisi e che vi sono state esecuzioni a freddo e stupri.
- Le intercettazioni – I soldati russi raccontano i massacri: "Così spariamo ai civili"
- La storia – I soldati russi ai medici ucraini che li curano: "Vi uccideremo"
- Il caso – I massacratori di Bucha in fila per spedire a casa i beni razziati ai morti
- Tensione nel Mediterraneo – Il caccia russo sfida la portaerei Usa in Calabria
Dossier: le conseguenze della guerra per l'Italia
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DOSSIER: IL CONFLITTO | SENTIERI DI GUERRA | Timeline: gli eventi
01.51 Stoltenberg: "La Nato pensa a esercito permanente ai confini"
La Nato sta elaborando piani per schierare un esercito permanente ai suoi confini nello sforzo di contrastare future possibili aggressioni della Russia successive all'invasione dell'Ucraina. A rivelarlo in una intervista esclusiva a The Telegraph, è il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. "La Nato è nel mezzo di una trasformazione veramente fondamentale" che riflette anche "conseguenze a lungo termine" delle azioni di Vladimir Putin, spiega Stoltenberg. La piccola presenza sul fianco orientale dell'Alleanza sarà sostituita da forze sufficienti a respingere tentativi di invasione ai danni di stati membri quali Estonia e Lettonia. Le opzioni di questo ripristino saranno sviluppate dal comando militare della Nato.
00.53 Dal Canada 1.500 milioni di dollari a Kiev per aiuti e armi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricevuto del Canada aiuti per l'Ucraina. Lo si apprende dal suo account Twitter. "Ho avuto una conversazione telefonica con Justin Trudeau – scrive Zelensky – , l'ho ringraziato per l'adesione all'iniziativa #StandUpForUkraine, per il miliardo di dollari canadesi di assistenza finanziaria e i 500 milioni di dollari canadesi per l'acquisto d armi. Più forti insieme!".
00.30 Zelensky: "Mosca vuole l'intera Europa"
"L'aggressione russa non doveva essere limitata alla sola Ucraina, alla distruzione della nostra libertà e delle nostre vite. L'intera Europa è un obiettivo per la Russia". Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel video serale citato da Ukrinform. "Ecco perché – aggiunge Zelensky – non è solo dovere morale di tutte le democrazie, di tutte le forze europee, sostenere il desiderio di pace dell'Ucraina. Questa è, infatti, una strategia di protezione per ogni stato civile". E' indispensabile, afferma ancora il presidente ucraino, "ristabilire la pace e la sicurezza il prima possibile. Per fermare la catastrofe dall'applicazione del diritto della forza. Una catastrofe che colpirà inevitabilmente tutti".
00.21 Altri 10 corpi estratti dal palazzo di Borodyanka
I corpi di altre dieci persone morte sono stati recuperati dalle macerie dell'edificio distrutto nella città di Borodyanka, vicino a Kiev, nel quale quasi da una settimana i vigili del fuoco continuano a cercare tra ferro e cemento. Lo ha affermato, riferisce la Bbc, il vice capo del servizio di emergenza ucraino nella regione di Kiev, Bogdan Danilyuk. A seguire il lavoro dei soccorritori ci sono i familiari di persone che risultano disperse dal giorno del bombardamento.
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