NAPOLI – Impresa allo stadio Maradona della Fiorentina, che ha superato il Napoli (3-2) e lo ha quasi estromesso dalla volata per lo scudetto. La squadra di Italiano si è imposta con i gol di Nico Gonzalez nel primo tempo e di Ikoné e Cabral nella ripresa, che hanno reso inutili i guizzi dall'altra parte di Mertens e Osimhen. I viola hanno avuto la meglio in mezzo al campo, dove Italiano ha vinto la sua partita a scacchi con Spalletti.
<< La cronaca della partita >>
Il Napoli è sceso in campo con l'obbligo di rispondere all'Inter e pure con la chance di mettere pressione al Milan, nel gioco degli anticipi e dei posticipi ancora una volta decisivo nello sprint in testa alla classifica. Molto più libera invece la mente della Fiorentina di Italiano, che è stata brava a non farsi intimidire dal tifo dei 50 mila del Maradona e ha preso coraggio con il trascorrere dei minuti, subendo la carica degli azzurri solamente nel primo quarto d'ora. Brillante in maniera particolare la partenza di Insigne, ispirato nel dribbling e pericoloso (9') con un bel pallonetto, alto di poco sulla traversa. Ma la sfuriata della squadra di Spalletti si è esaurita rapidamente, anche a causa del pessimo approccio con la partita soprattutto di Zielinski e Osimhen, quasi sempre perdenti nei duelli individuali. La migliore occasione è stata tuttavia sprecata da Fabian Ruiz, che non se l'è sentita di tirare di sinistro da posizione favorevole.
I viola hanno avuto così la possibilità di riguadagnare metri e hanno dato subito uno spessore differente al loro possesso di palla, presentandosi con maggiore insistenza e con pericolosità nella metà campo avversaria. Ghiotta l'occasione capitata sul sinistro di Biraghi (17'), il cui tiro è stato respinto con prontezza di riflessi da Ospina. Il bravo portiere colombiano non ha però potuto far nulla sul successivo tiro mancino di Nico Gonzalez (29'): il più pronto di tutti ad avventarsi su un pallone in mischia e a indirizzarlo sotto alla traversa. Vane le proteste da parte di Koulibaly, che ha reclamato con l'arbitro Mariani per una spinta presunta in area. Il Var non ha rilevato alcuna irregolarità e la rete è stata convalidata.
Ancora una volta il Napoli s'è trovato dunque in difficoltà al Maradona e ha sentito il colpo, continuando a soffrire il pressing della Fiorentina nel finale del primo tempo. La mancanza dello squalificato Anguissa ha pesato e senza un vero interditore a metà campo il palleggio dei viola ha preso con facilità il sopravvento. Di Mario Rui l'unico segnale di riscossa, con un sinistro a lato da posizione favorevole (34'). Gli attaccanti azzurri invece non sono mai riusciti a scuotersi e Spalletti è stato costretto a correre ai ripari già nell'intervallo, mandando a riscaldarsi Lozano e inserendolo subito al posto di Politano. Ma tutta la squadra ha provato ad alzare il suo baricentro e nello spazio di meno di cinque minuti sono arrivati al tiro Insigne (su punzione) e Osimhen, fallendo però il bersaglio. Più prudenti dall'altra parte i viola, anche per difendere il vantaggio.
Il Napoli allora ha scelto di giocarsi il tutto per tutto: fuori Fabian e dentro Mertens, accolto con un'ovazione dal Maradona. Appena due minuti di tempo e dalla mossa s'è materializzato il pari: assist di Osimhen e rasoterra imparabile (13') proprio del belga. Ma la Fiorentina non ha accusato il contraccolpo e Italiano è stato bravo a sua volta a scuoterla con i cambi. Decisivo in particolare l'ingresso dalla panchina di Ikonè, che è riuscito a riportare subito in vantaggio i suoi con un sinistro chirurgico (21'). Nulla da fare per Ospina, che poco dopo (29') è stato costretto a capitolare per la terza volta su una prodezza di Cabral. Pazzi per la felicità i viola, imprendibili nelle loro ripartenze.
Solo l'orgoglio ha invece permesso al Napoli di tentare una disperata reazione nella parte finale della gara, riaccesa all'improvviso da un gran gol (39') di Osimhen: stop e tiro in diagonale, imparabile per il portiere Terracciano. Troppo tardi però per tentare la rimonta e rimettere in discussione la meritata vittoria della Fiorentina. I sogni degli azzurri si chiudono qui, con la quinta sconfitta in campionato al Maradona. Troppe per sognare lo scudetto.
Napoli-Fiorentina 2-3 (0-1)
Napoli (4-3-3): Ospina, Zanoli, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui (40' st Ghoulam), Ruiz (10' st Mertens), Lobotka (34' st Demme), Zielinski, Politano (1' st Lozano), Osumhen, Insigne (34' st Elmas). (1 Meret, 12 Marfella, 5 Juan Jesus, 3 Tuanzebe). All.: Spalletti.
Fiorentina (4-3-3): Terracciano), Venuti, Milenkovic, Igor (40' st Martinez Quarta), Biraghi, Castrovilli, Amrabat, Duncan (19' st Maleh), Gonzalez (40' st Callejon), Cabral (40' st Kokorin), Saponara (19' st Ikonè). (69 Dragowski, 25 Rosati, 17 Terzic, 33 Sottil, 19 Piatek). All.: Italiano.
Arbitro: Mariani di Roma.
Reti: nel pt 29' Gonzalez; nel st 12' Mertens, 21' Ikonè, 26' Cabral, 39' Osimhen.
Angoli: 3-2 per il Napoli.
Recupero: 2' e 5'.
Ammoniti: Milenkovic e Ikonè per per gioco scorretto; Cabral per comportamento non regolamentare.
Spettatori: 55 mila.
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