Sembra quasi scontato pensare che a Verona, durante il Vinitaly, si beva bene. Ma lo è davvero? Nella città degli amanti sfortunati per antonomasia, dove nulla è – già dai tempi del Bardo – ciò che sembra, bisognerebbe guardare oltre la punta del proprio naso. E pensare a chi, dopo una giornata di degustazioni e lavoro vuole sedersi e godersi un po' di relax. Esigenze diverse, momenti diversi della giornata. E quindi dismessi i porta bicchieri da collo e salutati i colleghi – tanti – incrociati durante la giornata, ecco che si ritrova la necessità di ritrovarsi in un locale e magari fare due chiacchiere davanti a un gin&tonic o a un bicchiere di vino, perché no, ma senza l'ansia di valutare e comprendere. Magari semplicemente scegliendo il proprio preferito.
Per accompagnare gli avventori della più importante fiera vitivinicola italiana in giro per la città una volta chiusi i cancelli della fiera, abbiamo stilato un piccolo vademecum capace di accontentare tutti i gusti e tutte le tasche.
Un locale dove si mescola lo stile informale del bar all'italiana con la qualità del servizio americano. Un American Bar, senza American, in poche parole. L'atmosfera è sempre molto accogliente e rilassata e i cocktial sono accompagnati da musica sempre presente ma mai assordante. Plus della proposta aziendale il menu: a rotazione stagionale permette di selezionare e perfezionare tanto le ricette quanto l'offerta di bottigliera.
Ex monastero risalente al 1100 ac, Romeo è statp scelto come casa a da Marco Cosenza e Andrea Cason, soci fondatori di Bartenders Group Italia. Nella pratica è un locale con molta personalità, che non aderisce a nessuna delle grandi mode del momento, ma somiglia un po' club londinese, con un pizzico di mistero stile speakeasy e quel guizzo dei tiki bar. Con una sapiente accoglienza. La tavola è easy e piacevole dopo una giornata impegnativa, mentre la cocktellerie spinge decisa sull'acceleratore, con circa mille etichette in bottigliera, una carta dedicata ai Gin&Tonic e una selezione di sakè. Tra i cocktail da provare il Noma: Ketel one vodka, granatina latto-fermentata, kombucha Sunon, peche de vigne, Perrier.
Un cocktail bar che cerca di offrire esperienze di gusto legate alla ricerca di particolari ingredienti e alla loro lavorazione,dalle zucchine alla mela essiccata, come fosse una piccola cucina liquida. L'atmofera è accogliente, vintage, con un occhio strizzato allo speakeasy senza però imboccare del tutto quella strada. I nomi dei cocktail sono tutti molto simpatici (alcuni da cantare) come buone le ricette. Da provare in assoluto Quel gran fico del conte! (..in tutti i sensi!!): gin ai fichi caramellati al forno, vermouth rosso, campari, fico disidratato. Ma siccome The traveler non è solo cocktail, dovete aspettarvi anche una buona carta dei vini specializzata in piccole cantine.
Un locale fuori dal comune, originale e accogliente, con un arredo che gioca con marmo e cuscini orientali, mentre su tutto predomina un camino che viene acceso nel periodo invernale per cuocere castagne e creare un po' di ambient. Situato nel quartiere Veronetta, è sempre vivo e democratico nella clientela. Quattro su tutti i signature cocktail da assaggiare a ritmo di musica: Borderlime, L.P.M., Sublime, Mojito Passion. In foto il nuovissimo Higlander: LimeOlé, Laprhoaig Whiskey Torbato, Porto Sandeman Ruby, sciroppo ai fiori di ibisco LimeOlé House, pompelmo rosa fresco, succo di lime fresco.
L'unico cocktail bar d'albergo di questa selezione, ma decisamente un indirizzo di tutto rispetto, che non sfigurerebbe in nessuna guida di settore. All'interno dell'Indigo Hotel, si presenta con una selezione di snack, caffè, tè e carta degustazione vini, cocktail e stuzzichini di decisa varietà. Come inoltre la cucina del bistrot interno. Dopo una giornata trascorsa alla scoperta di Verona, lasciati tentare dai piatti della gustosa selezione della nostra Cucina Bistrot. Perfetto per un aperitivo leggero il Rose Boulevard, a base di rosa, fragola, mirtillo rosso e soda
Un locale abbastanza informale, con due principali punti di forza. Al primo posto la cucina espressa, che ogni settimana propone un menù diverso e democratico, capace di incontrare le esigenze di tutti i palati. Dal Pastrami al sushi fatto in casa. E con in sottofondo una notevole selezione musicale, non ci si può lasciar sfuggire i cocktail del momento, che sono composti sempre da frutta fresca stagionale per aderenza alla filosofia aziendale.
In via Marconi, questo locale ha il suo assoluto punto di forza nella selezione dei gin, che sono tutti di alta fascia e oltre 370. Un numero impressionante che rende assolutamente imprescindibile una serata qui a base di Gin&Tonic (se ne volete provare più di uno, la redazione vi consiglia una dose da 45-50 ml). Da provare assolutamente, dato l'anno, il Gin Corricella, nato a Procida, Capitalie Italiana della Cultura 2022. Notevole anche la selezione di Rum e Whisky di ogni tipo (e provenienza).
Raffinati ambienti dal design minimalista e una proposta che, pur affidando al vino il ruolo principe si presenta curata per ogni occasione. Durante Vinitaly saranno organizzate delle serate speciali a suon di musica e approfondimenti, ma tutto l'anno potete assaggiare piccole chicce di cucina locale abbinati a ottimi calici di vino. I cocktail sono quelli base, ma ben fatti, mentre la carta degli Champagne è davvero notevole e particolarmente approfondita anche oltre le solite, più famose, Maison.
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