La Virtus Bologna strapazza (83-65) Milano nella sfida scudetto e vola a +4 in vetta alla classifica. Nella corsa playoff fanno uno scatto in avanti Venezia e Tortona che approfittano delle sconfitte di Sassari (75-73 a Pesaro) e Reggio Emilia, battuta in casa (103-109) dopo due supplementari da Trieste, per restare appaiate al quarto posto. I lagunari sfruttano nel migliore dei modi il calendario piegando 77-72 la Fortitudo Bologna, il Derthona, invece, passa nel finale (73-74) sul campo del fanalino di coda Cremona. Infine debutto dorato per Nicola sulla panchina di Treviso: strappa una vittoria pesantissima (80-89) a Varese e consente ai veneti di allontanarsi dalla zona retrocessione. Negli anticipi successi di Brescia (68-70) a Napoli e di Trento (96-78) contro Brindisi.
VIRTUS BOLOGNA-MILANO 83-65
(22-16, 46-34, 71-49)
Priva di 7 giocatori, tra cui Rodriguez, Shields e Datome, Milano s’inchina alla Virtus Bologna che centra, così, l’11/a vittoria consecutiva. A spezzare l’iniziale equilibrio pensa Weems: con una tripla e una schiacciata in contropiede firma il +7 che obbliga Messina ad interrompere il gioco a 1’25” dalla prima sirena. Baldasso prova a rispondere ad Hervey e i primi 10′ si chiudono sul 22-16. L’Olimpia in avvio di secondo quarto prova a tornare a contatto: piazza il break con Melli e trova il pareggio (27-27). La Virtus non ci sta e, trascinata dal trio Weems-Jaiteh-Cordinier, chiude il primo tempo avanti di 12 lunghezze (46-34). La musica non cambia in avvio di ripresa. L’unica buona notizia per Milano è il ritorno in campo di Baldasso: il numero 25 colpisce subito con un tiro dalla distanza ricucendo un minimo lo svantaggio ma è solo un’illusione. Il ritmo incalzante dell’attacco bianconero, sospinto dagli ispirati Cordinier e Jaiteh, mette in seria difficoltà la difesa meneghina, a cui viene fischiato anche un pesante antisportivo dopo un fallo di Ricci. Milano crolla psicologicamente e al 30’ è sotto di 22 punti (71-49). L’ultimo quarto diventa quasi un allenamento per la capolista: Milano, imprecisa da tre e con poca energia sotto le plance, non ha più la forza di rientrare in partita, e Jaiteh e Shengelia si divertono a far toccare alle ‘V Nere’ anche il +26 prima dell’83-65 finale.
Virtus Bologna: Tessitori, Mannion ne, Pajola 2, Alibegovic, Hervey 4, Ruzzier ne, Jaiteh 18, Shengelia 10, Hackett 4, Weems 18, Teodosic 9, Cordinier 18. Allenatore: Scariolo.
Milano: Miccoli ne, Melli 10, Grant 6, Leoni ne, Tarczewski, Ricci 5, Hall 7, Delaney 1, Baldasso 12, Alviti, Hines 9, Bentil 15. Allenatore: Messina.
Arbitri: Giovannetti-Paternicò-Mazzoni.
Note – Tiri liberi: Virtus 22/22, Milano 4/5. Nessun uscito per cinque falli.
VENEZIA – FORTITUDO BOLOGNA: 77-72
(17-19, 43-34, 60-53)
Venezia conquista la terza vittoria consecutiva lasciando al penultimo posto la Fortitudo. I lagunari partono subito forte (11-4) sfruttando le combinazioni tra Stone (2 punti, 5 rimbalzi e 6 assist) e Watt (16 punti e 8 rimbalzi) e la concretezza di Bramos (8 punti) e Brooks (9 punti e 6 rimbalzi) nel tiro da lontano (11-4). Successivamente, i felsinei cambiano marcia grazie principalmente ad un aggressivo Durham (10 punti e 5 assist) in penetrazione, ai suoi giochi a due con Groselle (8 punti) e alle riaperture per i tiratori Procida e Frazier (15 punti). Proprio l’americano con il numero 00 sigilla la rimonta dei felsinei al termine del primo quarto con la tripla del 17-19. Il momento favorevole dei biancoblu prosegue: i canestri di Frazier firmano il +6 ospite. Nel momento di difficoltà la Reyer si affida alla sua classica zona difensiva e all’energia del duo Theodore (18 punti) – De Nicolao (13 punti e 5 assist) tra penetrazioni e tiri da tre. La Fortitudo subisce così un 15-0 di parziale (34-25) e il ritorno sul parquet di Durham e Groselle non riesce ad arginare la situazione. Nella ripresa Durham prova a caricarsi la Effe sulle spalle ma le triple consecutive di Bramos e Brooks mantengono il margine di distanza (49-38). Il ritorno sul parquet di De Nicolao frutta subito una tripla e l’assist per la schiacciata di Brooks del massimo vantaggio sul +16, prima che un attivo Charalampopoulos e la presenza di un buon Fantinelli ispiri un 2-11 di controparziale (60-53 dopo 30’). In avvio di quarto periodo, Feldeine e Charalampopoulos tengono i biancoblu in scia sul -7 ma, dall’altra parte, Theodore e De Nicolao sono letali in penetrazione (68-57). Nonostante Benzing (13 punti), Frazier e ancora Charalampopoulos ci provino ancora, nel finale sono due triple di Cerella a chiudere definitivamente la contesa. La tripla di Benzing a 60” dalla sirena conclusiva e il seguente appoggio da recupero di Aradori valgono addirittura il -4 ma il libero di De Nicolao sigilla il 77-72 finale.
Venezia: Stone 2, Bramos 8, Tonut ne, De Nicolao 13, Echodas 2, Morgan ne, Mazzola 3, Brooks 9, Theodore 18, Cerella 6, Chapelli ne, Watt 16. Allenatore: De Raffaele.
Fortitudo Bologna: Manna ne, Aradori 2, Mancinelli ne, Durham 10, Procida 5, Benzing 13, Feldeine 6, Fantinelli 2, Charalampopoulos 11, Groselle 8, Borra, Frazier 15. Allenatore: Repesa.
Arbitri: Bartoli-Di Francesco-Paglialunga.
Note – Tiri liberi: Venezia 10/11, Fortitudo 16/21. Nessun uscito per cinque falli.
CREMONA-TORTONA 73-74
(17-15, 38-34, 54-53)
Tortona batte al fotofinish Cremona e resta agganciata al quarto posto. La gara s'accende poco prima dell’intervallo lungo: la Vanoli alza i giri del motore con Tinkle (10 punti e 4 rimbalzi) e McNeace e piazza un parziale di 7-0. Tortona si mantiene in scia grazie ai rimbalzi in attacco di Cannon e Cain (38-34). Anche nella ripresa domina l’equilibrio, con Sanders e Wright (11 punti) a farsi valere in penetrazione e Spagnolo a segnare da tre (45-41). Tortona riesce a farsi di nuovo molto sotto con alcuni squilli di Daum, prima di firmare ufficialmente il sorpasso al termine del periodo con uno 0-7 siglato da Wright, Cain e dalla tripla di Filloy permette così di scavalcare gli avversari. In avvio di ultimo quarto, McNeace si infortuna alla caviglia ed è costretto ad abbandonare la partita. Filloy approfitta di questo momento di blackout dei lombardi per siglare in sequenza dei canestri dalla media dal peso specifico rilevante (56-62). Nel momento più delicato, sale in cattedra Spagnolo, autore di 5 punti di fila che tendono incollata la Vanoli sul -3. Negli ultimi 5’ va in scena un botta e risposta da una parte e dall’altra sul pick and roll tra Dime (10 punti e 13 rimbalzi) e Cain (9 punti e 12 rimbalzi), prima che Tinkle dal post-basso e Spagnolo con un super gioco da tre sigli il sorpasso cremonese sul 71-70 a 3' dal termine. Wright gli risponde immediatamente in penetrazione, Dime rimette avanti i lombardi da rimbalzi in attacco e poi nessuna delle due squadre riesce a trovare il fondo della retina. A 10" dalla fine, dopo un errore di Spagnolo in penetrazione, Dime commette fallo su Macura che sigla la coppia di liberi del 73-74. L’ultima chance l'ha tra le mani Juskevicius ma il suo appoggio al tabellone è troppo violento e la Vanoli è costretta ad alzare bandiera bianca.
Cremona: Agbamu ne, Zacchigna ne, Dime 10, McNeace 13, Gallo, Poeta ne, Spagnolo 19, Errica ne, Kohs 3, Tinkle 10, Cournooh 14, Juskevicius 4. Allenatore: Galbiati.
Tortona: Mortellaro ne, Wright 11, Cannon 5, Pezzulla ne, Tavernelli ne, Filloy 16, Mascolo 6, Severini 3, Sanders 5, Daum 11, Cain 9, Macura 8. Allenatore: Ramondino.
Arbitri: Lo Guzzo-Quarta-Vita.
Note – Tiri liberi: Cremona 10/14, Tortona 10/14. Nessun uscito per cinque falli.
PESARO-SASSARI 75-73
(17-25, 39-39, 50-58)
Pesaro batte in rimonta Sassari e resta agganciata alla zona playoff. La Dinamo, priva all’ultimo momento di Bendzius, prova subito a scappare con l’ex Robinson (11 punti, 9 assist e 4 recuperi), ma un 8-0 di break marchigiano ispirato da un super Delfino (18 punti, 8 assist, 6 rimbalzi e 8 recuperi) tiene in equilibrio il match (10-6). Sassari prova a riallungare con un parziale di 0-9 ispirato da un Bilan (25 punti e 11 rimbalzi), ben innescato sotto canestro da Logan (12 punti e 3 recuperi) e Robinson (17-25 al 10’). Le distanze restano invariate anche in avvio di secondo periodo con il duo Robinson-Burnell (14 punti) a combinare da dentro e fuori dall’arco in risposta ai primi squilli di Sanford (21-29). Pesaro, limitate le palle perse, è brava a coprire l’area in difesa e a lanciarsi subito in contropiede con Sanford e soprattutto uno scatenato Delfino, propiziatore del break di 11-0 che fa rimettere la testa avanti ai padroni di casa. Al termine del primo tempo, la Dinamo torna ad affidarsi al pick and roll di Robinson e Bilan, riuscendo così nel riaggancio (39-39) al 20’. Ad inizio ripresa sono ancora i sardi ad alzare i giri del motore volando in contropiede con Robinson, Burnell e soprattutto David Logan, autore della tripla da lontanissimo che sigilla lo 0-10 e il massimo vantaggio per i biancoblu (41-52). Sassari riesce a mantenere il vantaggio grazie anche al solito Bilan (50-58 dopo 30’). Nell’ultimo quarto prende il via lo show di Moretti (19 punti), abile in penetrazione nel mettere a soqquadro la difesa avversaria e a rispondere ai tiri di Robinson e Bilan (56-63). Pesaro risale ulteriormente grazie a Delfino, firmatario dell’assist per il gioco da tre punti di Mejeris (9 punti) e della tripla del 63-67 a 4’ dal termine. L’argentino regala poi anche a Moretti la bomba del -1, prima che Kruslin risponda con la stessa moneta (68-72). Nei minuti conclusivi, Sassari non riesce più a trovare la via del canestro mentre Pesaro pareggia prima con il rimbalzo in attacco di Jones (11 punti e 9 rimbalzi) e poi sorpassa con la tripla di Tambone assistita da Delfino del 75-72. Con ancora 11″ da giocare, Kruslin segna solo uno dei tre tiri liberi lucrati da un’uscita e, sul seguente rimbalzo in attacco, non riesce a trovare il fondo della retina. Finisce 75-73.
Pesaro: Mejeris 9, Moretti 19, Tambone 7, Stazzonelli ne, Lamb 6, Zanotti 1, Sanford 4, Demetrio, Delfino 18, Jones 11. Allenatore: Banchi.
Sassari: Sanna ne, Bilan 25, Logan 12, Robinson 11, Kruslin 4, Gandini ne, Devecchi, Treier 5, Burnell 14, Gentile 1, Diop 1. Allenatore: Bucchi.
Arbitri: Baldini-Capotorto-Vicino.
Note – Tiri liberi: Pesaro 18/22, Sassari 13/21. Nessun uscito per cinque falli.
REGGIO EMILIA-TRIESTE 103-109 d2ts
(22-20, 43-46, 60-71, 86-86, 96-96)
Dopo 8 sconfitte consecutive, Trieste torna al successo in campionato e si allontana dalla zona retrocessione. Lo fa a Reggio Emilia dopo due supplementari al termine di un’infinita altalena di emozioni. In avvio è l’ex Strautins a prendersi la scena mentre in casa biancorossa brillano il solito Banks e un Konate capace di farsi valere sotto le plance. Un tiro dalla media del centro maliano regala il 17-18 agli ospiti ma dall’altra parte Larson e Cinciarini non ci stanno e riportano avanti Reggio sul 22-18. Debutta Clark che al primo tiro in maglia biancorossa non sbaglia per il 22-20 al 10′. Nel secondo quarto sono i reggiani a partire con il piede premuto sull’acceleratore affidandosi soprattutto alla vena realizzativa di Johnson che consente alla formazione di coach Caja di tentare la prima fuga del match (30-22). Trieste non si scompone e rintuzza il gap grazie ai tre americani, Banks-Davis-Clark. É una schiacciata in contropiede di Konate a riportare gli ospiti in vantaggio (36-37). Infine è Banks (18 punti dopo due quarti) a segnare i punti del +3 ospite e del 43-46 con cui si va all’intervallo lungo. Il terzo periodo è tutto di marca triestina, con Grazulis capace di guidare i compagni ad un tentativo di fuga fino al +10 (50-62 al 26′). Reggio prova a rimanere in partita, affidandosi alle triple di Cinciarini e Thompson, ma Trieste non perde lucidità in attacco, concludendo la frazione in vantaggio di 11 lunghezze (60-71). Nell’ultima frazione di gioco i padroni di casa rimontano. La carica la firmano due tiri dai 6,75 di Cinciarini e Thompson. Poi è Johnson in contropiede a firmare il pareggio (82-82). Due liberi di Hopkins portano avanti gli emiliani ma Konate risponde con due liberi. Dopo il gancio a bersaglio di Johnson è un tap-in di Konate a portare la sfida ai supplementari (86-86). Nel primo overtime parte forte Reggio con Strautins e Cinciarini ma Banks replica alla sua maniera e a 2’04” dalla fine permette a Triewste di mettere la freccia (90-92). Con ancora 9″ da giocare due liberi di Lever tengono Trieste avanti (93-96) ma nell’ultima azione è Strautins con una tripla a rimandare la resa dei conti al secondo supplementare. Negli ultimi 5′ Trieste ha le energie per condurre la contesa, grazie ai punti di Grazulis-Banks-Davis (96-103). I padroni di casa tentano ancora una volta di rientrare in partita ma non fanno i conti con la precisione di Banks eche permette ai biancorossi di ritrovare il gusto della vittoria.
Reggio Emilia: Thompson Jr 15, Hopkins 5, Baldi Rossi 8, Strautins 14, Crawford 7, Colombo, Soliani ne, Cinciarini 23, Johnson 20, Larson 11. Allenatore: Caja.
Trieste: Banks 36, Davis 11, Clark 8, Konate 20, Deangeli ne, Mian 6, Delía 2, Fantoma ne, Cavaliero, Campogrande, Grazulis 22, Lever 4. Allenatore: Ciani.
Arbitri: Bettini-Borgioni-Borgo.
Note – Tiri liberi: Reggio Emilia 22/29, Trieste 31/38. Usciti per cinque falli: Baldi Rossi, Hopkins, Johnson.
VARESE-TREVISO 80-89
(16-26, 45-47, 67-65)
Marcelo Nicola bagna il debutto sulla panchina di Treviso con una vittoria pesantissima, in chiave salvezza, a Varese. Gli ospiti partono forte (+11) sospinti dalle magie di Bortolani e dalle penetrazioni di Sokolowski. Varese si sveglia nel secondo periodo grazie a un Keene inarrestabile tra triple (ben tre in un battibaleno) e assist per i tagli di un lucidissimo Vene (18 punti, 4 rimbalzi e 4 recuperi); l’appoggio dell’estone vale il -3, prima che Sims torni a banchettare sotto canestro e che Sokolowski (10 punti) riporti Treviso avanti sul 34-41. Al termine del primo tempo, si scatena – assieme a un attivissimo Beane (10 punti) – Sorokas tra rimbalzi in attacco e triple, riavvicinando ulteriormente Varese a un solo punto di distanza; tuttavia, le penetrazioni di Russell (13 punti) e un canestro di talento a fil di sirena di Bortolani tengono Treviso avanti (44-48) al 20’. Nel secondo tempo le percentuali si abbassano da entrambe le parti ed è De Nicolao (8 assist) a concretizzare nei giochi a due per i suoi rapidi e tiratori lunghi Sorokas e Vene; quest’ultimo sigla da oltre l’arco dei 6.75 il vantaggio Openjobmetis sul 53-50; successivamente Dimsa (11 punti) prova con un paio di flash a tenere lì la Nutribullet ma ora Varese è lanciata e un attivissimo Reyes (10 punti) firma anche il +6. Nel finale di periodo, tuttavia, Imbrò e Sokolowski tengono il match saldamente sui binari dell’equilibrio (67-65 dopo 30’). L’ultimo quarto si apre con un botta e risposta tra Imbrò e Woldetensae, prima che Russell inneschi Bortolani, autore di un paio di triple che provano a lanciare la fuga trevigiana sul 74-81 a 4’ dal termine. Poi sono Keene e Woldetensae a fallire i tiri da lontano per tenere in vita i biancorossi e Russell ne approfitta per siglare il +9 in passo e tiro. Sorokas e Woldetensae sono gli ultimi a mollare ma Dimsa e Sims non permettono più alcun tipo di riavvicinamento: finisce 80-89.
Varese: Beane 10, Woldetensae 6, Sorokas 19, De Nicolao 1, Vene 18, Reyes 10, Librizzi, Virginio ne, Ferrero, Caruso, Keene 16, Zhao. Allenatore: Roijakkers.
Treviso: Russell 17, Poser ne, Bortolani 23, Pellizzari ne, Imbrò 5, Chillo 2, Sims 15, Sokolowski 10, Dimsa 11, Jones 4, Akele 2, Jurkatamm ne. Allenatore: Menetti.
Arbitri: Begnis-Brindisi-Grigioni.
Note – Tiri liberi: Varese 13/16, Treviso 16/19. Uscito per cinque falli: Beane.
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