AGI – Alla vigilia del voto in Francia per l'Eliseo, aumentano coloro che sono intenzionati ad andare alle urne, ma il gap tra il presidente uscente Emmanuele Macron e la sua principale sfidante, Marine Le Pen, non è mai stato così sottile, almeno al primo turno: i due sono ad appena un punto percentuale di distacco. E al secondo Macron ha solo un leggerissimo vantaggio sulla leader del Rassemblement National,, il 2%.
Comunque più di un francese su 2 prevede la rielezione di Macron, nonostante le evidenti difficoltà del presidente candidato. E' questo il risultato di un sondaggio Elabe che fotografa lo stato degli attuali equilibri di potere politico in Francia, nella giornata di riflessione elettorale.
Il testa a testa è impressionante. Marine Le Pen avanza e si piazza al primo turno al 25% delle intenzioni di voto contro il 26% di Emmanuel Macron. Si riduce lo scarto tra i due favoriti anche al secondo turno con Macron al 51% (-2 punti) e Marine Le Pen al 49% (+2).
Al primo turno sale ancora anche il candidato di France Insoumise, Jean-Luc Melenchon, che arriva al 17,5%, in terza posizione; decisamente più indietro Eric Zemmour (8,5%, -0,5) e Valerie Pécresse (8%, =). Da notare che, visti questi risultati e considerato il margine d'errore, il ballottagggio Macron/Le Pen è ovviamente l'unico considerato plausibile.
Nell'analisi dei flussi di voto, emerge che il presidente uscente mantiene un sostegno molto solido tra i suoi stessi elettori del 2017 (il 76% voterebbe di nuovo per lui) e un sostegno significativo tra gli elettori di François Fillon (24%) e Benoît Hamon (21%), ma è in calo in generale nell'elettorato ed è scivolato a un livello di consenso precedente alla guerra in Ucraina (è il cosiddetto "effetto bandiera sbiadita").
Trionfale invece il cammino della Le Pen, che ha guadagnato 2 punti percentuali in 3 giorni, 10 addiritttura in un mese. Marine Le Pen va avanti e non ha mai avuto un sostegno così alto tra i suoi elettori del 2017 (76%, +5 in 3 giorni, +26 in 1 mese), quelli di François Fillon (17%, +6 in 3 giorni, +15 in 1 mese) e gli elettori che si posizionano politicamente a destra (33%, +9 in 3 giorni, +17 in 1 mese).
Marine Le Pen avanza tra quegli strati della popolazioni che sono più inclini a votarla, ovvero i francesi che fanno fatica a sbarcare il lunario (36%, +6). Jean-Luc Mélenchon, il leader della frangia radicale della sinistra francese, avanza e raggiunge il 17,5% (+2) delle intenzioni di voto e va molto bene tra gli under 35, dove registra il 27% delle intenzioni di voto. Quanto agli altri in lizza, l'ambientalista Yannick Jadot è in ribasso (4%, -1), mentre Fabien Roussel (2,5%,) e Anne Hidalgo (2%) sono stabili.
Il sondaggio rileva che ad oggi il 76% (+4 in 3 giorni) degli elettori si dice sicuro della propria scelta, mentre il 24% (-4) potrebbe cambiare idea entro domenica; e che gli elettori più sicuri della loro scelta sono quelli di Marine Le Pen (85%, +1 in 3 giorni) e di Emmanuel Macron (84%, +2), davanti ai potenziali elettori di Éric Zemmour (81%, +2), Jean-Luc Mélenchon (80%, +4) e Valérie Pécresse (78%, +4). Sembrano invece meno certi della propria scelta i potenziali elettori di Yannick Jadot.
Al secondo turno, Emmanuel Macron (51%, -2) ha solo un leggero vantaggio su Marine Le Pen (49%, +2) nelle intenzioni di voto. Ma nonostante ciò, nonostante le sue difficoltà, più di 1 francese su 2 prevede la rielezione di Emmanuel Macron (54%, -6 rispetto al 5 aprile), solo il 22% (+2) prevede una vittoria per Marine Le Pen e appena il 10% (+2) per Jean-Luc Mélenchon.
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