Tragedia sfiorata all'alba all'ex Ilva di Cornigliano. Verso la fine del turno di notte "i cavi di una gru su un impianto temper del ciclo latta si sono strappati provocando la caduta di un rotolo da 10 tonnellate". Solo "la professionalità dell'operatore ha evitato pesantissime conseguenze" dice la rappresentanza sindacale unitaria dello stabilimento in una lettera con cui denuncia l'episodio indirizzata ad Asl3, all'ispettorato del lavoro e all'azienda. Da mesi i sindacati e l'rsu lanciano l'allarme sul pessimo stato di manutenzione degli impianti. "Il 6 aprile abbiamo chiesto un incontro per avviare la procedura di raffreddamento e anziché convocarci entro 3 giorni come da procedura ci hanno dato appuntamento il 15 aprile e nel frattempo tocca a noi bloccare impianti con cavi sfilacciati e forni che non funzionano" commenta il coordinatore dell'rsu Armando Palombo. "Quello di oggi è solo l'ennesimo incidente dove solo per un caso non ci sono stati feriti o vittime. E' inaccettabile che le indicazioni dell'azienda siano spesso di dare la priorità alla produzione anziché alla sicurezza dei lavoratori e il governo è silenzioso e corresponsabile!".
L'rsu nella lettera denuncia "nuovamente che questa cassa integrazione straordinaria è stata concessa all'azienda a fronte di investimenti quasi inesistenti ed in uno stato di degrado manutentivo che richiederebbe ben altre tempistiche e tempi di realizzo molto più stretti. Piano di investimento che tra l'altro confonde l'innovazione con la normale manutenzione". Per lunedì mattina "abbiamo convocato il consiglio dei delegati di fabbrica – conclude Palombo – per decidere le azioni da intraprendere e non escludiamo mobilitazione e azioni di lotta".
Il caso
Ex Ilva, a Genova cade un altro rotolo d'acciaio
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