La preoccupazione per la guerra ha polverizzato le preoccupazioni per il Covid, in una inedita versione del principio "male scaccia male". Non è irragionevole, perché al momento il rischio di una terza guerra mondiale appare più grave di quello di una nuova accelerazione della pandemia. Ed è perfettamente logico, perché le immagini del dramma ucraino ci investono a flusso continuo, mentre su quelle di chi muore di Covid – in Ucraina come in Italia – è calato sostanzialmente il sipario.
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