1. Complicato nella sua testa
Mohamed Abrini e Salah Abdeslam sono amici di infanzia, sono cresciuti insieme a Molenbeek. L’ordine alfabetico fa sì che siano insieme anche nella gabbia degli imputati. Spesso chiacchierano, ridono sotto i baffi: il presidente del tribunale li separa. Tutti e due hanno annunciato che avrebbero parlato e addirittura fatto delle rivelazioni quando si sarebbe arrivati finalmente al 13 novembre, ed ecco, dopo chilometri di telefonia, di telecamere di sorveglianza, di tratte autostradali, ci siamo.
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