Il presidente della Confederazione, Ignazio Cassis, che nel governo collegiale svizzero ricopre, pure, la carica di ministro degli Esteri, ha deciso, contrariamente al resto del fronte anti-Putin con cui Berna ormai è in piena sintonia, che i diplomatici russi nella Confederazione non verranno espulsi. Per evitare una rappresaglia analoga, da parte di Mosca. Cassis, consapevole della lunga tradizione di mediazione del suo Paese, vuole evitare di tagliare tutti i ponti con la Russia, nel caso in cui la Svizzera possa, in futuro, svolgere un ruolo negoziale, tra il Cremlino, l’Ucraina e i suoi alleati.
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